Corriere del Trentino

Medicina, primo giorno in aula Il rettore: qui il meglio d’Italia

Inaugurazi­one al Bernardo Clesio Fugatti: scommessa per l’Autonomia

- Di Francesco Desimine

Primo giorno storico per Medicina dell’Università di Trento: ieri 45 dei 55 nuovi immatricol­ati si sono recati al Collegio «Bernardo Clesio» per seguire le prime lezioni in presenza di biologia e chimica, con i professori Maria Caterina Mione e Graziano Lolli. L’insegnamen­to è stato introdotto dal benvenuto del rettore Paolo Collini e del responsabi­le del corso di laurea Massimo Pizzato, oltre che di quasi tutti gli insegnanti. Fugatti: «Una giornata storica per l’Autonomia».

Il rettore

È stato emozionant­e inaugurare questo corso. Siamo fieri di ospitare il meglio d’Italia: il punteggio era alto

Studentess­a

Il professor Lolli girava per l’aula e chiedeva se avevamo bisogno di aiuto: ci siamo sentiti subito rassicurat­i

Qualche nuvola nel cielo, ma non sul primo giorno di Medicina dell’Università di Trento: lunedì mattina 45 dei 55 nuovi immatricol­ati si sono recati al Collegio «Bernardo Clesio» per seguire le prime lezioni in presenza. S’è trattato di biologia e chimica, coi professori Maria Caterina Mione e Graziano Lolli. L’insegnamen­to è stato introdotto dal benvenuto del rettore Paolo Collini e del responsabi­le del corso di laurea Massimo Pizzato, oltre che di quasi tutti gli insegnanti del primo e del secondo semestre.

«La condizione di distanziam­ento causa coronaviru­s era particolar­e, ma è stato molto emozionant­e salutare gli studenti di Medicina» ha raccontato il rettore. «Siamo fieri di ospitare il meglio d’Italia: il punteggio per entrare a Trento era alto, e la scelta di questo corso di studi è importante» poiché per i nuovi arrivati si prospettan­o almeno 6 anni di intensi studi e la successiva specializz­azione — quest’ultima ancora non disponibil­e nell’ateneo trentino. Se ci saranno le condizioni adatte, verranno integrati nei prossimi anni anche i corsi di specializz­azione, non molto disponibil­i in Italia: per il momento l’Università ha avanzato richiesta.

Una componente importante dell’insegnamen­to dal terzo anno in poi sarà l’attività clinica nelle strutture assistenzi­ali: una parte di tirocinio sul campo sarà integrata nella didattica magistrale, nel segno già tracciato in altre occasioni dall’ateneo di trasmetter­e quanto prima l’applicazio­ne pratica degli insegnamen­ti. «Il corso di Medicina è una sfida per la nostra autonomia — hanno sottolinea­to il governator­e Maurizio Fugatti e l’assessore provincial­e all’Università Mirko Bisesti — che pone un obiettivo nuovo e ambizioso, quello di dare risposte concrete ad un territorio di montagna che presenta delle peculiarit­à anche sul piano dell’assistenza sanitaria ed ospedalier­a, un elemento centrale per la qualità della vita delle popolazion­i residenti, ancor di più nella fase emergenzia­le in cui ci troviamo». Poi hanno aggiunto: «Oggi è una giornata storica. La partenza dei corsi è la vittoria di un Trentino che crede nel proprio sviluppo e nella possibilit­à di avere un corso così importante».

Oltre a questo primo giorno, ci sarà una seconda occasione per dare un saluto più cerimonial­e agli alunni: s’è voluto aspettare quel 4-5% di studenti che non è entrato subito in graduatori­a, ma che verrà ammesso in seguito. In ogni caso il giudizio iniziale dei nuovi arrivati è stato positivo, come quello di Barbora Divilkova, originaria della Repubblica Ceca e residente a Pergine: «È stato emozionant­e conoscere il rettore e Pizzato, che ci hanno fornito importanti informazio­ni sui servizi a nostra disposizio­ne». Pare ci siano stati soltanto alcuni problemi tecnici con l’applicazio­ne di UniTrento, per quanto concerne la prenotazio­ne delle lezioni (dato che è disponibil­e soltanto l’orario provvisori­o delle prime due settimane di lezione), ma alla fine è andato tutto per il meglio. Le lezioni si sono tenute contempora­neamente in presenza e differita — il primo giorno ha visto 10 alunni in collegamen­to — e le registrazi­oni sono disponibil­i per tutti online. «Il professor Lolli girava per l’aula e chiedeva se avevamo bisogno di aiuto: ci siamo sentiti rassicurat­i e fugati da eventuali dubbi» ci ha confidato Barbora.

Come è accaduto per altri corsi di laurea, molti studenti da Trentino e Alto Adige sono stati motivati dalla vicinanza dell’ateneo, oltre che dalla qualità dell’offerta formativa: si tratta di 37 alunni su 55 al momento. La restante parte arriva dal Veneto e, in minor parte, da Sicilia, Sardegna e Lombardia. Grava su molti giovani il costo di studiare fuorisede, soprattutt­o in questo periodo di incertezza economica.

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 ??  ?? Primi passi Gli studenti riuniti al Bernardo Clesio per la partenza delle lezioni del corso di Medicina: con loro il rettore Collini
Primi passi Gli studenti riuniti al Bernardo Clesio per la partenza delle lezioni del corso di Medicina: con loro il rettore Collini

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