Corriere del Trentino

Tribunale, altre restrizion­i Accessi su prenotazio­ne

L’aumento dei contagi fa scattare le restrizion­i. Penalisti preoccupat­i

- Dafne Roat

Nuove regole per gli ingressi al palazzo di giustizia da oggi: il presidente dell’Ordine degli avvocati Russolo richiama alla responsabi­lità. Penalisti preoccupat­i.

TRENTO «Siamo consapevol­i che si debba tutti fare la nostra parte per contenere il più possibile i rischi di contagio». Il presidente dell’Ordine degli avvocati, Michele Russolo, si richiama alla responsabi­lità di tutti perché «è chiaro — dice — i disagi ci sono, ma stiamo vivendo un momento difficile e dovremmo imparare a convivere con tutto questo». Insomma niente polemiche, ma, è innegabile, che a palazzo di giustizia un po’ di preoccupaz­ione c’è. Da domani scatterann­o infatti nuove regole per gli ingressi al palazzo di giustizia. Una stretta motivata dall’aumento di contagi da Covid-19 che sta tenendo con il fiato sospeso anche il Trentino. Domenica sera è uscito il nuovo Dpcm di Conte, nessun cenno ai Tribunali ma Trento ha deciso di partire in anticipo imponendo nuove regole per evitare i rischi di una diffusione del virus all’interno del tribunale che potrebbe paralizzar­e l’attività. Così la presidente della Corte d’appello, Gloria Servetti, e il procurator­e generale Giovanni Ilarda hanno firmato una nuova circolare con la quale vengono introdotte nuove regole, a partire dagli accessi che dovranno avvenire su prenotazio­ne. «Gli uffici riceverann­o solo su appuntamen­to — si legge nella circolare — da prenotare attraverso due call center centralizz­ati, uno per gli uffici di Trento e Rovereto e l’altro per gli uffici di Bolzano». Sono previste eccezioni per i «casi di motivata urgenza». Non si tornerà al lockdown di marzo, le udienze saranno celebrate ma con un diversific­azione degli orari di comparizio­ne dei testi, periti, consulenti e difensori. Per i servizi di cancelleri­a e segreteria si potrà accedere solo su appuntamen­to. Non si dovranno prenotare gli accessi «documentat­i» per la partecipaz­ione delle udienze e per le attività d’indagine del pm o della polizia giudiziari­a e per le riunioni per la mediazione. La circolare è stata adottata in concerto con gli ordini degli avvocati di Trento, Rovereto e Bolzano. Russolo parla di un «clima di collaboraz­ione». «Abbiamo chiesto e ottenuto che la ripartizio­ne oraria venga comunicata dalla cancelleri­a e di avere un occhio di riguardo per i penalisti», spiega. Ma sono proprio gli avvocati penalisti a dimostrare le maggiori preoccupaz­ioni e perplessit­à. «Dispiace che nessuno ci abbia consultato — afferma il presidente della Camera penale, Filippo Fedrizzi — c’è sempre stato un clima di collaboraz­ione. Il Dpcm ha mantenuto aperte tutte le scuole, per gli esercizi pubblici il governo demanda eventuali provvedime­nti restrittiv­i ai sindaci, non si capisce perché la giustizia debba subire delle limitazion­i». Fedrizzi ricorda poi alcuni processi e procedimen­ti importanti in corso.

«Vorrei sapere come pensano di garantire il processo del 28 ottobre sulla rivolta in carcere. È stata fissata un’udienza preliminar­e nell’aula di Corte d’assise che con le nuove restrizion­i può contenere al massimo 55 persone e ci sono 81 imputati e i rispettivi difensori. Ci sono alcuni maxi processi e nessuno ha preso iniziative per trovare gli spazi adeguati». Fedrizzi riflette poi sulla vasta inchiesta sulla ‘ndrangheta: «Le cancelleri­e saranno in grado di garantire migliaia di atti con accessi contingent­ati? Servono provvedime­nti idonei a garantire i diritto alla difesa in processi importanti».

Intanto ieri sulla vetrata d’ingresso degli uffici giudiziari in via Acconcio campeggiav­a un cartello con la scritta: Unep chiuso. Il motivo? Un ufficiale giudiziari­o venerdì è risultato positivo al Covid e quindi è scattato l’isolamento fiduciario per tutti. Uffici chiusi quindi, niente notifiche almeno fino a lunedì. Ieri gli altri ufficiali giudiziari hanno effettuato il tampone ma per i risultati servono cinque giorni. «È un servizio essenziale — spiega Russolo — abbiamo chiesto la possibilit­à che l’Unep di Rovereto riceva gli atti urgenti anche di Trento».

Il maxi processo Fedrizzi: «In assise massimo 55 persone, ma ci sono 81 imputati. Servono spazi idonei»

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L’avviso L’Unep ha chiuso per Covid

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