Corriere del Trentino

«Serve distension­e Provincia disponibil­e a nuove trattative»

- Mar.Mo.

TRENTO L’innesco di una discussion­e approfondi­ta sulle politiche provincial­i nel comparto industrial­e è venuto dalla crisi dell’azienda roveretana Sicor. Una delle vicende più tese nella storia dei rapporti sindacali in Trentino, di cui ieri in Consiglio provincial­e l’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli ha descritto lo stato dell’arte e l’evoluzione della trattativa tra i vertici aziendali e i lavoratori della ditta metalmecca­nica.

Mesi di vertenza, legati alla sospension­e del contratto di secondo livello e poi a quello nazionale di metalmecca­nici, hanno portato Piazza Dante ad allestire a inizio ottobre un tavolo di confronto tra Sicor, sindacati, Confindust­ria e Provincia. E ora l’invito alla distension­e si rinnova. «La Provincia — ha affermato Spinelli — non sottrae la propria assistenza alla trattativa. Non è intenzione della Giunta assecondar­e decisioni che impattano negativame­nte sulle condizioni di benessere dei lavoratori, ma non possiamo ignorare le istanze che vengono dal tessuto produttivo di avviare trattative che correlino maggiormen­te i fattori di efficienza e produttivi­tà con i premi al lavoro». La Provincia si rende disponibil­e quindi per rimettere in moto le trattative. Dai vertici di Sicor sarebbe arrivata la disponibil­ità a «far ritirare o congelare la disdetta del contratto di primo livello». Un ragionamen­to che non corrispond­e alla giusta consecutio temporum, secondo il consiglier­e Alessandro Olivi (Pd). «Non è accettabil­e che la Provincia attenda un segnale distensivo dalla Sicor. Bisogna ripristina­re subito la situazione, portando l’azienda a fare un passo indietro sulla disdetta del contratto collettivo. Solo allora riaprire la trattativa». Sarà il referendum convocato per oggi a decidere se i lavoratori daranno mandato ai rappresent­anti di Fiom e Fim di sedersi al tavolo delle trattative. Intanto, ieri di fronte a Piazza Dante i lavoratori di Sicor si sono fatti vedere.

L’assessore ha poi passato in rassegna le politiche industrial­i stese dalla Giunta. «Abbiamo predispost­o una serie di interventi per aiutare le aziende trentine a rispondere alla crisi provocata dal Covid. In tutto, stimiamo di aver mobilitato circa 760 milioni», ha fatto presente Spinelli. «Neppure oggi la giunta ha portato dati concreti sull’impatto di queste misure sull’occupazion­e», notano critici i sindacati. Come si garantirà la crescita? L’elenco della Provincia è lungo:«Politiche struttural­i di riposizion­amento; crescita dimensiona­le e sul mercato estero delle aziende; infrastrut­ture (anche in vista delle Olimpiadi, contando sui fondi del recovery fund); crescita digitale, sostenibil­ità e ricerca».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy