Corriere del Trentino

Parlato: «Vorrei vedere più cattiveria»

- S. F.

Secondo pareggio di fila con il medesimo risultato (1-1) che però mantiene ancora il Trento al primo posto in classifica anche se non in solitudine. A braccetto degli aquilotti viaggia ora infatti un Mestre lanciatiss­imo e lo scontro diretto si avvicina: mercoledì 4 novembre il Trento sarà di scena al Baracca. Nell’ultimo turno i gialloblù hanno impattato sul campo del Belluno: passati in vantaggio al 12’ del primo tempo i trentini sono stati raggiunti alla mezz’ora da un calcio di punizione capolavoro del solito Corbanese. Nella seconda frazione i veneti hanno mantenuto il pallino del gioco in mano anche se non si sono registrate occasioni da gol clamorose. «Devo dire che la squadra nel primo tempo mi è piaciuta parecchio anche se non siamo stati cinici nello sfruttare diverse situazioni molto interessan­ti – commenta l’allenatore Carmine Parlato -. Poi il Belluno ha trovato il pari con un calcio da fermo e al ritorno dagli spogliatoi la partita è proseguita lungo i binari di un grande equilibrio». Il tecnico continua: «I nostri avversari potevano contare su giocatori di grande qualità sulle fasce come Cescon e Posocco, è fisiologic­o che giovani schierati come laterali di difesa possano averli sofferti. Detto questo non mi pare che il nostro estremo abbia dovuto operare chissà che interventi, indubbiame­nte ci manca ancora quel pizzico di cattiveria sportiva che è determinan­te per riuscire a portare a casa la posta piena. Il tempo per crescere non ci manca e solo attraverso il duro lavoro potremo migliorare ulteriorme­nte». Il Trento domenica prossima sarà ancora impegnato in trasferta sul campo della Clodiense.

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Esultanza Il Trento dopo il gol

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