Corriere del Trentino

Trento, no alcol dopo le 22 in tutta la città Primo paziente in rianimazio­ne

Il sindaco firma un nuovo provvedime­nto per Trento «Sul Natale una decisione sofferta, ma doverosa»

- Baldo, Di Giannanton­io

Non solo nel vicolo di Santa Maria Maddalena, ora in tutta la città di Trento dopo le 22 non sarà possibile consumare e somministr­are alcol. L’ha deciso il sindaco Ianeselli nella sua nuova ordinanza. Intanto ieri 94 nuovi contagi e primo ricovero in rianimazio­ne.

TRENTO Oltre il Dpcm, che già limita l’attività di bar e ristoranti, su tutta la città di Trento interviene anche l’ordinanza del sindaco Franco Ianeselli in vigore da oggi che punta a ridurre ulteriorme­nte gli assembrame­nti: è fatto divieto, sull’intero territorio comunale, di somministr­are e consumare bevande al di fuori dei locali e dei plateatici dopo le 22. E sempre per evitare assembrame­nti è stato annullato ufficialme­nte anche il Mercatino di Natale, una decisione che però ha sollevato le critiche più o meno dirette della giunta Fugatti: «Ascolto le critiche di tutti, ma mi sembra che la situazione attuale sia evidente. Vedo però che anche l’alto Adige ha deciso di annullare i mercatini come ha Trento».

Su questo, ieri Ianeselli ha risposto a un’interrogaz­ione del consiglier­e Andrea Maschio (Onda Civica) che sul futuro dei mercatini di Natale aveva depositato una domanda di attualità in Consiglio comunale. Una risposta che ricalca in la nota diffusa nel pomeriggio in cui il sindaco ammetteva la difficoltà della scelta di annullamen­to dell’appuntamen­to annuale di piazza Fiera: «Non è stata una decisione facile quella che abbiamo adottato sui mercatini di Natale. Ma è stata una decisione necessaria: nei giorni in cui stiamo chiedendo ai cittadini di adottare comportame­nti responsabi­li, nei giorni delle ordinanze per disciplina­re la cosiddetta “movida”, è impensabil­e dare il via libera a un evento che, nel giro di poco più di un mese, porta in città centinaia di migliaia di persone. È una questione di coerenza». Una decisione che però è stata criticata da alcuni esponenti della giunta Fugatti: «Forse non è un caso se anche l’Alto Adige abbia deciso di annullare i mercatini — ripete Ianeselli a margine del Consiglio comunale — e credo che da parte di tutti sia più utile prendere atto di una situazione e cercare comunque di lavorare a un Natale di comunità, pensando a come renderlo allo stesso modo caloroso e si speranza. Una delle critiche è che questa decisione sia stata annunciata anzitempo, ma aver agito in anticipo è stata proprio una scelta di responsabi­lità verso gli operatori economici, perché sarebbe stato molto più grave intervenir­e con ritardo».

Sempre sul Mercatino di Natale annullato, Ianeselli ricordava ieri «cosa è successo la scorsa primavera»: «Ripensiamo alla condizione di emergenza in alcune località della Lombardia e anche del nostro Trentino. Non vogliamo neppure pensare di vivere una situazione di quel tipo, sarebbe una catastrofe dal punto di vista sanitario, economico e sociale. Senza contare poi che per essere attrattivi per i turisti bisogna innanzitut­to essere seri e in grado di garantire la maggior sicurezza possibile». Ma rinunciare al Mercatino non significa rinunciare al Natale né cancelfatt­o

Faremo in modo di far lavorare i nostri ristorator­i, che sono attrezzati per far rispettare le regole

lare ogni evento pubblico: «Da oggi ci mettiamo a lavorare per un Natale diverso e a dicembre avremo comunque una città illuminata, calda, accoglient­e. Cureremo in modo particolar­e gli addobbi, i giochi di luce, la musica, con spazi sicuri e rispettosi delle norme dedicati all’artigianat­o e ai prodotti locali. Ci adopererem­o per far lavorare i nostri ristorator­i, che sono attrezzati per far rispettare le distanze e le regole. Cosa impossibil­e in un Mercatino di Natale affollato come quello di Trento». Il sindaco ha difeso la sua decisione davanti ai consiglier­i comunali riuniti a in teleconfer­enza: «Avremmo potuto lasciare la città nell’incertezza ancora per qualche settimana e aspettare gli eventi. Ma noi riteniamo che la politica debba per quanto possibile anticipare gli eventi sulla base delle informazio­ni a disposizio­ne. Così non si alimentano illusioni e si ha il tempo di lavorare a un’alternativ­a».

L’altra decisione, sempre annunciata davanti al Consiglio Comunale, è l’allargamen­to della «zona rossa» per il consumo di bevande a tutta la città. In risposta a un’interrogaz­ione della minoranza sulla situazione di «assembrame­nti notturni e degrado delle vie Santa Maria Maddalena e zone limitrofe», quelle adiacenti al conservato­rio da mesi al centro delle polemiche sulla cosiddetta «movida», Ianeselli ha spiegato che «gli interventi di limitazion­i del consumo di bevande dopo le 22 in quell’area sono ora estesi a tutto il territorio comunale»: «Non sarà sfuggito che siamo in emergenza Covid e che ora è un provvedime­nto nazionale come il Dpcm che interviene per limitare la somministr­azione di cibo e bevande oltre le ore 18 all’esterno dei locali o al di fuori dei plateatici». Un provvedime­nto che Trento «rafforza»: «C’è il divieto di consumo di bevande all’esterno dei locali dopo le 22 in tutta la città, così da evitare eventuali assembrame­nti in strada o nei parchi».

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(Ansa/Pretto) Nuove abitudini Aperitivi ai tavoli di un bar del centro storico: da oggi stop alle 22 al consumo di alcol in tutta la città
 ?? (Ansa/Pretto) ?? In centro Un chiosco di brûlé di mela in città. Oggi il sindaco Franco Ianeselli firmerà una nuova ordinanza in cui vieterà somministr­azione di alcolici dopo le 22
(Ansa/Pretto) In centro Un chiosco di brûlé di mela in città. Oggi il sindaco Franco Ianeselli firmerà una nuova ordinanza in cui vieterà somministr­azione di alcolici dopo le 22
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