AutoBrennero, le condizioni di Fugatti
Il governatore: «Extraprofitti allo Stato? Solo il 20%. Fondo ferrovia in otto anni»
Chiedere al commissario europeo Paolo Gentiloni una proroga della concessione in essere di A22, puntando a un precedente simile verificatosi in Francia e limitare al 20% gli extraprofitti allo Stato, per un ammontare di 80 milioni di euro. Sono due dei temi affrontati con la ministra delle Infrastrutture De Micheli incontrata lunedì riferiti dal presidente della Provincia Fugatti alla Conferenza dei capigruppo.
TRENTO Ultima chance: l’Unione europea. Chiedere al commissario europeo Paolo Gentiloni una proroga della concessione in essere di A22, puntando ad un precedente simile verificatosi in Francia. Se non fosse possibile, mettere sul piatto della ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli una serie di azioni, a cominciare dalla rateizzazione del Fondo ferroviario in 8 anni e limitare al 20% gli extraprofitti da versare allo Stato: 80 milioni di euro.
Questo l’intento presentato ieri alla Conferenza dei capigruppo, riunita dal presidente Walter Kaswalder e dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dallo stesso governatore rispondendo a Ugo Rossi (Patt) sugli esiti del vertice di lunedì con la ministra De Micheli sul tema della concessione per l’Autostrada del Brennero. Incontro nel quale erano presenti tutti gli enti pubblici territoriali titolari di quote in A22 e interessati all’ipotesi di un riscatto delle quote private come soluzione all’annoso problema della futura gestione. «Abbiamo proposto al ministro De Micheli — ha spiegato Fugatti – un incontro con il commissario europeo Gentiloni, per verificare la sua disponibilità a dare via libera a una proroga della concessione in essere, opzione rafforzata da un precedente da poco verificatosi in Francia, proprio con una proroga quadriennale. Si è chiarito che se la risposta fosse negativa, si chiederà al ministro una serie di mosse concatenate: modifica della legge in materia di concessioni, per aprire all’opzione “tutto pubblico”; rateizzazione del Fondo ferrovia in 8 anni; revisione della governance di A22 spa. Mantova chiede anche misure per proteggere i soci pubblici nell’eventualità di ricorsi dei soci privati per incostituzionalità del riscatto delle loro quote. Altro tema: limitare al 20% gli extraprofitti da versare allo Stato», per una cifra di 80 milioni di euro. Gli extraprofitti di A22 dal 2014 ad oggi, da quando è scaduta la concessione dell’autostrada, ammontano a 400 milioni di euro finiti nelle casse di Autobrennero ma che ora lo Stato reclama.