Corriere del Trentino

I consumi calano anche a settembre

Il rapporto di Confimpres­e: in regione flessione del 14,4%. Trento si «salva» con un - 5,9%

- Di Marzia Zamattio

Calo dei consumi anche a settembre: giù commercio e ristorazio­ne, male il settore viaggi, volano gli acquisti online. I dati dell’Osservator­io di Confimpres­e.

TRENTO Consumi ancora in calo a settembre rispetto al settembre 2019 con un -13,5%, dato in peggiorame­nto rispetto ad agosto quando si era registrato un -11,9%, con il progressiv­o annuo rispetto al 2019 che si attesta così al -34,8%. Queste le principali evidenze registrate dall’Osservator­io permanente Confimpres­e-EY nel rapporto sui dati di settembre paragonati allo stesso periodo del 2019. Ristorazio­ne e abbigliame­nto i settori più in sofferenza, che chiudono il mese rispettiva­mente con -18% e -12,9%. Il non food (arredo casa e oggettisti­ca) contiene i danni con un -6,9% mentre il settore viaggi si conferma maglia nera con -55% a settembre e -62% sul progressiv­o anno. Vola l’e-commerce con un +22,7% e recupera quasi 5 punti percentual­i su agosto.

Tra le regioni con meno consumi c’è l’Emilia-Romagna con -18,4%, mentre il Trentino Alto Adige registra un -14,4%. Primato negativo per la città di Firenze con -35%, si salva anche se col segno meno Trento (-5,9%) insieme a Palermo (-8%).

Trend dunque in peggiorame­nto con risultati di settembre con il totale comparto a -13,5% contro -11,9% di agosto. Anche se i valori sono migliori rispetto a giugno e luglio, il trend di settembre fa presagire una futura maggiore difficoltà del retail nell’affrontare i mesi più freddi per il crescere dei contagi e la loro influenza sulla propension­e all’acquisto. «Difficile fare previsioni in questo momento, i primi riscontri del mese di ottobre registrano un forte rallentame­nto degli ingressi e dei fatturati», spiega Mario Maiocchi, direttore Centro studi retail Confimpres­e. «L’evoluzione della pandemia — prosegue — fa ipotizzare un aggravamen­to della tendenza per il quarto e più importante trimestre dell’anno. Particolar­mente pesante la situazione del travel che fa registrare ancora un -55%. Ora è necessario un intervento da parte dei principali operatori di stazioni

Consumi

Il commercio soffre ancora a settembre (12,9%), a fronte dell’ecommerce che vola a +22,7% e aeroporti per allentare la morsa che ha stretto il settore e sostenere il grido d’allarme dei retailer».

Gli andamenti peggiori si registrano dunque nella ristorazio­ne con -18% e un progressiv­o anno del -37,8% e l’abbigliame­nto con -12,9%, una flessione quasi raddoppiat­a rispetto al -7% di agosto, che aveva beneficiat­o dei saldi, e un progressiv­o anno a -35,3%.

Sempre secondo l’Osservator­io, l’Italia si spacca nei due estremi settentrio­nale e meridional­e per le performanc­e: va meglio nell’area NordOvest di Lombardia, Piemonte, Liguria e valle D’Aosta a -12,7% e nell’area Sud e Isole con Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia con un -7%. Va peggio, con -17% per entrambe le aree Nord-Est (EmiliaRoma­gna e Veneto) e Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna). Il Sud Italia, anche se in negativo, supera del 10% il Nord-Est e il Centro Italia con tre regioni in positivo: Molise (+4,9), Basilicata (3,1%) e Calabria (2,2%).

Parlando di città, con Firenze che mantiene il primato negativo con -35,1% a settembre, Milano registra un -29,2%, Bologna -26,7%, Venezia -26,3%, Roma -20,7%. Si salvano, anche se con il segno meno, Palermo -8% e Trento -5,9%.

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