Fumata nera in Consiglio Minoranze: niente nome se non va via Kaswalder

Fino a quando non sarà messo alla porta il presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder, le minoranze non indicheranno il nome di un nuovo vicepresidente che subentri ad Alessandro Olivi (Pd). Così, ieri il secondo tentativo per arrivare all’elezione suppletiva del vicepresidente è andato a vuoto. Il ragionamento espresso in aula dalle minoranze, attraverso la garante Paola Demagri (Patt) , palesa la decisione a non procedere con l’indicazione di un nominativo finché la maggioranza non sostituirà la presidenza. Gli accordi si fanno in due. E la tensione sul ruolo di Kaswalder dà atto del fatto che al momento non c’è spazio per raggiungere una quadra sulla seconda carica dell’assemblea legislativa provinciale. Una scelta criticata dai consiglieri leghisti Alessandro Savoi e Roberto Paccher. «Non posso che registrare con amarezza l’atteggiamento di totale irresponsabilità e di scarso senso delle istituzioni delle minoranze presenti in quest’Aula», ha aggiunto la consigliera Mara Dalzocchio. Ma il mandato di Kaswalder, dicono le minoranze, avrebbe dimostrato un’eccessiva parzialità. E così l’opposizione prende tempo. «In questo modo si risparmia il pagamento dell’indennità e lo stipendio per il suo segretario particolare, mentre la permanenza nel suo ruolo del presidente in carica porta con sé 4.700 euro di spesa al mese per lo stipendio del segretario particolare licenziato e in causa», l’intervento di Paolo Ghezzi (Futura) in riferimento alla vicenda giudiziaria Kaswalder-Pruner. Al termine della discussione in aula, l’assessore con delega alla ricerca Achille Spinelli ha avviato le trattative con Paolo Ghezzi per trovare un accordo sulla riforma della ricerca, bloccata in piena estate proprio da una pioggia di emendamenti del consigliere di Futura. Domani mattina il disegno di legge approda nuovamente in consiglio.

Riforma della ricerca

Ieri i lavori sono terminati per lasciare spazio alla mediazione Spinelli-Ghezzi sul disegno di legge che torna oggi in consiglio