Accoltellato, ora nei guai per le foto hard «È
una questione di onore». Così aveva detto agli investigatori della squadra mobile di Trento quando lo avevano fermato la sera della vigilia di Natale. D’altronde il gesto del connazionale era stato pesante e in gioco c’era l’onore della sua fidanzata.
Non ha mai tentato di edulcorare la verità e da subito ha ammesso le sue responsabilità, ma ora Bechir Masaud Belhay, il giovane di origini tunisine accusato del tentato omicidio di un connazionale di 35 anni (E.M. le iniziali), sta trattando per trovare un accordo sul risarcimento del danno. L’uomo, difeso dall’avvocata Irisa Kulja, ha offerto circa 10mila euro al connazionale, rappresentato dall’avvocata Elena Gabrielli. Le parti sembrano già sulla buona strada per concludere l’accordo, per questo l’udienza preliminare è stata rinviata a gennaio. In quella sede il difensore di Belhay chiederà la revoca degli arresti domiciliari, il ventottenne è infatti in carcere dal 27 dicembre scorso. Ma ora anche la vittima dell’aggressione con il coltello avvenuta in piazza della Portela è finito nei guai. La Procura di Rovereto ha infatti aperto un procedimento penale a suo carico per divulgazione di video e immagini pornografiche. Le stesse che avevano scatenato la rabbia in Belhay. Il trentacinquenne infatti aveva avuto una relazione con la fidanzata di Belhay, durata fino a febbraio del 2019, poi lei aveva deciso di rompere la relazione, ma lui non riusciva a darsi pace. Così, forse per vendicarsi, aveva fatto girare su whatsapp alcune immagini e un video hard della donna ripresa in atteggiamenti intimi. Video che era stato poi diffuso anche su un sito pornografico.
Da qui l’esplosione della rabbia del ventottenne che avrebbe aggredito il connazionale per difendere l’onore della fidanzata con la quale ancora oggi ha una relazione (la donna sta cercando di aiutarlo anche per il risarcimento del danno). Era la vigilia di Natale quando il ventottenne, coltello in pugno, era andato a cercare il trentacinquenne in centro città e dopo averlo rintracciato in piazza della Portela lo aveva colpito con due fendenti, uno alla gamba e uno al torace.