Corriere del Trentino

Uno spettatore e un attore Il viaggio a Spoon River

La formula innovativa in scena allo Spazio archeologi­co Sas

- di Chiara Marsilli

Un attore e uno spettatore: l’essenza del teatro per un progetto culturale innovativo ispirato all’Antologia di Spoon River. Arriva a Trento, prodotto da una collaboraz­ione tra il Centro Servizi Culturali Santa Chiara e TrentoSpet­tacoli, il progetto «Viaggio a Spoon River» allo Spazio archeologi­co sotterrane­o del Sas dalla settimana prossima fino a fine marzo 2021. Cinque spettacoli tratti da altrettant­i epitaffi della raccolta poetica scritta da Edgar Lee Masters, messi in scena da cinque diversi registi e interpreta­ti da cinque diversi attori, andranno in scena nello spazio archeologi­co romano sotto piazza Cesare Battisti a Trento. Autrice dei cinque testi teatrali è Angela Dematté, drammaturg­a trentina già nota per la sua pièce «Avevo un bel pallone rosso» che ha vinto il premio «Aquila alla cultura» del Comune di Trento.

Demattè ha trasformat­o cinque epitaffi di Lee Masters in altrettant­i personaggi, ognuno ritornato dal mondo dei morti per raccontare la propria storia. Un vero e proprio viaggio in uno dei capolavori della letteratur­a americana ambientato in un luogo che per sua natura ricorda il sottosuolo dal quale emergono le voci dei morti sulla collina di Spoon River. A rendere ancora più speciale l’appuntamen­to teatrale, ogni spettacolo prevede la presenza di un solo spettatore: un incontro intimo uno a uno tra con l’attore, la creazione di una dimensione speciale ed esclusiva per ogni replica. «Questo è il dolore della vita: che per essere felici bisogna essere in due», scriveva Edgar Lee Masters nell’Antologia di Spoon River - spiega l’ideatore del progetto Daniele Filosi -. Durante i mesi di lockdown e anche ora con il distanziam­ento imposto dalle regole sanitarie per la pandemia da Covid, ci siamo resi conto di quanto la relazione sia fondamenta­le. Il teatro è l’arte perfetta per esperire questa emozione perché si basa sulla compresenz­a nel “qui ed ora” dell’attore e dello spettatore, in uno spazio e in un tempo condiviso. Da queste riflession­i abbiamo voluto creare un progetto che coinvolges­se giovani talenti teatrali trentini e italiani». Ogni monologo, della durata di circa 20 minuti, verrà rappresent­ato fino a cinque volte per ogni giornata, e ogni volta per un solo spettatore alla volta, per un totale di 25spettato­ri per ogni tappa. La prima tappa di «Viaggio a Spoon River» andrà in scena da martedì 27 ottobre a sabato 31 ottobre con il monologo «Le cose false» diretto da Maura Pettorruso e interpreta­to da Sara Rosa Losilla. Nei prossimi mesi, dal 17 al 21 novembre Luca Stetur per la regia di Carolina de la Calle Casanova, dal 19 al 23 gennaio 2021 Lorenzo Maragoni dirigerà Massimo Scola, dal 23 al 27 febbraio il monologo con la regia di Stefano Cordella per l’attore Francesco Errico, dal 23 al 27 marzo la coppia Filippo Renda alla regia e Laura Serena in scena. Per informazio­ni e prenotazio­ni organizzaz­ione@trentospet­tacoli.it.

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