Corriere del Trentino

Sesso e stalking, settantenn­e risarcisce la ex

Lui l’avrebbe molestata con messaggi volgari. Alla donna 15.000 euro di danni

- Dongilli

Una storia d’amore e passione finita molto male: c’è questo dietro il patteggiam­ento siglato ieri da un settantenn­e accusato di stalking da una coetanea di un paese trentino. L’uomo le avrebbe inviato messaggi spiacevoli.

TRENTO L’amore, e la passione, non hanno età. Sembrerebb­e un messaggio di speranza ma non è così. Non sempre. E quella che sembrava una bella e intensa storia d’amore che riaccendev­a i sensi dell’età d’argento ha preso un binario totalmente diverso per una coppia di settantenn­i trentini, trasforman­dosi in un incubo per la donna e in un procedimen­to penale per l’uomo, che ha patteggiat­o 10 mesi per stalking.

La liaison tra i due anziani innamorati muove i primi passi un paio di anni fa. Entrambi settantenn­i, lei vedova lui con le figlie grandi, privi di vincoli e problemi, si sarebbero fatti trascinare da sentimenti così naturali, come l’amore e la passione, che però il comune sentire fatica a collocare in quell’età. Eppure, contro schemi e pregiudizi, più liberi da impegni e vincoli di quanto non lo siano i giovani, i due, che vivono nello stesso paese e si conoscevan­o già da tempo, hanno vissuto per almeno un anno un’intensa relazione. Poi però qualcosa si è rotto. E la donna ha deciso di chiudere la porta di casa e cuore al compagno. Una decisione che l’uomo non sarebbe riuscito a digerire. Ha così iniziato a cercarla, inviandole messaggi (e oggetti) sempre più insistenti ed espliciti, che sono presto scolorati nella volgarità. La donna era riuscita a ottenere che venisse emesso un ammoniment­o verso l’ex amante, ma la situazione, secondo la donna, non migliorava ed aveva così finalmente deciso di sporgere querela. Un gesto che ha mandato probabilme­nte in tilt l’uomo, che si sentiva sempre più respinto da colei che pensava di amare e che ha così insistito con messaggi, richieste di perdono, foto insieme e fiori.

Di fronte all’aprirsi del procedimen­to penale l’anziano, probabilme­nte spaventato, ha deciso di affrettare un passaggio già reale nei fatti, ossia ha intestato, con una donazione, la case alle figlie, appartamen­ti in cui loro già vivevano ma che erano ancora a nome del padre. Un gesto apparentem­ente normale ma forse imprudente da un punto di vista giudiziari­o: la donna, tramite il suo legale, ha chiesto il sequestro conservati­vo degli immobili donati. Per l’anziano dunque la strada si faceva sempre più complessa, anche perché la donna, fortemente provata e colpita dai risvolti amari e volgari della relazione, avrebbe chiesto con il suo legale, e suffragata da una perizia che ne avrebbe attestato lo stato di difficoltà, un cospicuo risarcimen­to per i danni morali subiti.

L’anziano, vedendo sgretolars­i il suo sogno d’amore, avrebbe lentamente preso coscienza dei propri sbagli. A quel punto voleva solo essere perdonato e aveva proposto un risarcimen­to di 5.000 euro alla donna. Pendeva però la questione del sequestro degli immobili: il giudice, di fronte al risarcimen­to di 5.000 euro e alla effettiva frequenza da parte dell’anziano di un corso antiviolen­za per uomini, ha deciso di far cadere la richiesta, imponendo però il risarcimen­to di altri 10.000 euro alla vittima dello stalking. L’uomo ha patteggiat­o poi 10 mesi, con la sospension­e della pena ma a un patto: ossia che completi le lezioni del corso antiviolen­za, frequentat­o ormai per più della metà.

Il corso La pena è sospesa ma l’anziano deve terminare il corso antiviolen­za

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Ieri il settantenn­e ha patteggiat­o dieci mesi con la pena sospesa per stalking: sta frequentan­do un corso antiviolen­za per uomini
In tribunale Ieri il settantenn­e ha patteggiat­o dieci mesi con la pena sospesa per stalking: sta frequentan­do un corso antiviolen­za per uomini

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