Corriere del Trentino

Trasporti, la capienza sarà ridotta Giro di vite sulle attività extra scuola

Bus extraurban­i dall’80 al 65%, ma arrivano 50 nuovi vettori. Fugatti: pochi contagi in classe

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO A fronte di un indice di contagio (Rt) tra i più bassi in Italia il presidente Fugatti non intende mollare la presa e tira dritto sulla scuola: «per ora» non si ricorrerà alla didattica a distanza. Piuttosto «si limiterann­o le attività extrascola­stiche fatte dai giovani delle scuole superiori», ha spiegato ieri pomeriggio in conferenza stampa. A sostegno di questa decisione è arrivato inoltre il via libera da Roma per sperimenta­re i test antigenici rapidi nelle farmacie. Mentre sul fronte dei trasporti pubblici a partire da novembre la capienza massima sui mezzi extraurban­i sarà ridotta al 65% sugli autobus e al 70% sui treni.

Ma partiamo dal report quotidiano dell’Azienda sanitaria. Su 1.231 tamponi complessiv­i sono 153 i nuovi casi positivi, di cui una decina tra 0 e 15 anni e ventisette sopra i 70 anni. Si registrano purtroppo anche 2 decessi: una persona anziana di 93 anni di Ville d’Anaunia, deceduta all’ospedale di Cles, e una donna di 60 anni di Trento, deceduta all’ospedale di Rovereto «con grossi problemi di salute pregressi» ha specificat­o l’assessora alla salute Stefania Segnana. In totale sono 969 le persone positive in Trentino, di cui 51 ricoverate al reparto di malattie infettive (+8), 6 ad alta intensità (+1) e una sola persona in terapia intensiva. Nelle case di riposo la situazione rimane stabile, con 10 ospiti positivi (in tre strutture) e 8 operatori positivi (in altre strutture). Mentre continuano a salire le classi in quarantena: complessiv­amente sono 93 su circa 4.000 (+18 rispetto al giorno precedente).

Ma «noi crediamo ancora che la scuola sia responsabi­le in minima parte dell’aumento dei contagi», ha affermato il presidente Maurizio Fugatti. A sostegno di tale presa di posizione sono stati forniti alcuni dati: i casi positivi su 1.000 abitanti (emersi con tampone) sono 2 nella fascia 0-2 anni, 2 tra i 3 e i 5 anni, ancora 2 tra i 6 e i 10 anni, poi 3 tra gli 11 e i 13 anni e invece 6 tra i 14 e i 18 anni, mentre 4 casi oltre i 19 anni. «Da ciò — ha spiegato Fugatti — ne ricaviamo che non è tanto la scuola una fonte importante di contagio ma l’insieme delle attività extrascola­stiche in cui gli adolescent­i sono coinvolti, e che coinvolgon­o la sfera familiare e delle amicizie». Su questo fronte «potremmo immaginare interventi più incisivi sulle attività non indispensa­bili e non legate alla scuola, al fine proprio di continuare a garantire la scuola in presenza», ha aggiunto. Nel mirino finiranno probabilme­nte le attività sportive e ricreativo-culturali. «Vogliamo sempre salvaguard­are la continuità delle realtà economiche», ha infatti ribadito il governator­e.

Nella conferenza stampa di ieri pomeriggio è stato inoltre anticipato che l’indice di contagio (Rt) — monitorato costanteme­nte dal Ministero della Salute — è pari a 1,25 in Trentino, tra i più bassi tra le regioni italiane. «A parte due o tre realtà abbiamo il livello più basso», ha specificat­o Fugatti. Che ha

Il bilancio

Ieri ci sono stati 153 positivi e due morti. L’indice di contagio è di 1,25, tra i più bassi

dato anche un’altra notizia riguardo la sperimenta­zione dei test antigenici rapidi, rivolta in particolar­e ai soggetti sintomatic­i di età scolare per distinguer­e velocement­e i sintomi influenzal­i da quelli legati alla malattia da Covid. «Sono già partite due sperimenta­zioni, con due farmacie che hanno aderito — ha riferito il presidente — La nostra intenzione è di allargare questa sperimenta­zione, anche perché ci sono altre farmacie che ci hanno dato la loro disponibil­ità. Ma per effettuare i tamponi in farmacia serve la presenza di un infermiere, la cui reperibili­tà è difficile. Abbiamo quindi chiesto al Ministero di poter derogare da questa regola, e consentire ai farmacisti di partecipar­e ad una formazione che consenta loro di effettuare poi i tamponi. Il ministro Speranza oggi ci ha

Le novità

I farmacisti faranno i test antigenici Germania: stop ai viaggi in Alto Adige

risposto positivame­nte. Saremmo quindi il primo territorio in Italia a iniziare questo percorso».

Infine è stato annunciato che già oggi (molto probabilme­nte) sarà firmata un’ordinanza che fisserà la capienza massima sui mezzi pubblici al 65% sugli autobus extraurban­i e al 70% sulle linee ferroviari­e. «Si prevede che entro il 31 ottobre si arrivi su queste soglie — ha annotato Roberto Andreatta, dirigente del Servizio trasporti pubblici — Abbiamo inoltre avviato un potenziame­nto/ingaggio di 50 vettori per eliminare tutte quelle situazioni di carico in piedi e da lunedì sarà introdotta l’apertura simultanea di tutte e tre le porte sugli autobus urbani». Ricordiamo che sono ben 24mila gli studenti delle scuole superiori abbonati al servizio di trasporto pubblico.

Intanto la Germania ha inserito l’Alto Adige tra le zone a rischio. Chi rientrerà da un viaggio nella provincia di Bolzano dovrà osservare una quarantena di 14 giorni.

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