Rango, Pergine, Levico: niente mercatini Ghezzi: «Da Fugatti eccessivo laissez-faire»
«Non possiamo applicare in maniera più morbida la legislazione nazionale solo perché il presidente Fugatti ha paura di danneggiare determinati settori economici». Non ci va leggero Paolo Ghezzi, capogruppo di Futura, spiegando cosa ne pensa della decisione della provincia di non emettere una legislazione unitaria sul tema mercatini. «Capisco l’incubo di una danno economico ma sappiamo — prosegue il consigliere — che il virus non guarda i confini di regioni e provincie e non possiamo permetterci di applicare in maniera più morbida le legislazioni nazionale solo perché non abbiamo i tassi di aumento dei contagi di altre regioni. Ricordiamoci del weekend maledetto del 6-7 marzo in cui Fugatti ha invitato i turisti a venire a sciare in sicurezza in trentino. Servono risposte coerenti da parte del sistema nazionale che vadano applicate in modo uniforme». Quello che lamenta Ghezzi è che non è ancora chiaro il rapporto tra le autorità regionali e l’autorità centrale. «L’autonomia dei nostri territori ha ragione di esistere ma di fronte a delle valutazioni cliniche e alle indicazioni da parte della scienza, io credo che il grado di autonomia amministrativa dei territori vada ripensato per il bene della salute pubblica. In questo senso un’Italia a macchia di leopardo con territori chiusi e territori più aperti non ha molto senso per un contrasto efficace alla pandemia. Mi sarei aspettato una linea di assoluto rigore da parte della Provincia con indicazioni chiare e generali per il territorio. Ci può essere qualche eccezione alla regola ma a monte una regola generale deve essere sancita. Il laissez-faire di Fugatti è davvero discutibile». Dopo la notizia, data sulla loro pagina Facebook, che anche i mercatini di Rango sono annullati («Abbiamo preso questa decisione con grande senso di responsabilità, consapevoli del delicato momento», hanno detto gli organizzatori), molti sindaci si stanno attivando per tenere viva l’atmosfera natalizia. «Noi vorremmo fare qualcosa di alternativo non per i turisti ma per i nostri cittadini — ha detto Roberto Oss Emer sindaco di Pergine — Abbiamo un piano B in cui cercheremo di coinvolgere la proloco e gli operatori economici. Le luminarie creano quell’atmosfera che fa bene ai nostri cittadini e possiamo agevolare le attività commerciali non facendogli pagare l’occupazione di suolo pubblico. Prenderemo una decisione nei prossimi giorni». Anche Levico, intanto, non farà i mercatini.