«I primi due anni di Fugatti privi di visione sistemica»
Bilancio delle minoranze. Rossi: non agisce. Marini: solitudine politica
TRENTO Non le singole scelte, ma la mancanza di una visione sistemica e a lungo termine su tanti, troppi, temi. Le critiche che le opposizioni muovono ai primi due anni di presidenza Fugatti toccano diversi temi: dalla gestione dei grandi carnivori alle concessioni idroelettriche e di A22, dalle politiche sanitarie alle chiusure domenicali, senza considerare la gestione di due grandi emergenze come Vaia e Covid. Tutti argomenti su cui, secondo le altre forze politiche, la giunta Fugatti non ha avuto la capacità e la forza di guardare sul lungo periodo.
«Alla gestione Fugatti stanno mancando due cose: organizzazione e programmazione», commenta Luca Zeni, consigliere provinciale del Partito democratico. La prima è «evidente» anche durante la gestione della pandemia: «La giunta si appiattisce sulle decisioni di Roma e manca di quello spirito dinamico che dovrebbe essere proprio di un’autonomia. Spesso — aggiunge — si cita Zaia, non certo vicino alla nostra linea politica, perché gli riconosce la capacità di pensare soluzioni alternative utili a ridurre le difficoltà del sistema sanitario». La seconda invece si dovrebbe manifestare con una visione a lungo termine. «Le crisi sono i momenti in cui ancora di più servono scenari chiari e investimenti importanti su settori come infrastrutture digitali, mobilità, turismo, scuola. Tutte cose che sono mancate in questi primi due mesi», conclude Zeni.
Critico anche l’ex governatore Ugo Rossi. «Fugatti si è limitato a gestire i due grandi eventi che sono capitati. Questa giunta ha una grande voglia di apparire e comunicare, ma non ha una visione in prospettiva e non è in grado di assumersi responsabilità». Rossi imputa alla giunta Fugatti una scarsa propensione ad agire, navigando a vista. «Sui grandi carnivori c’è una legge ritenuta costituzionale che non viene applicata — spiega Rossi — e sulle aperture domenicali la situazione si commenta da sola. La scuola di medicina? Un successo che si è intestato quando ha scoperto che l’Università e l’Azienda sanitaria avevano in cantiere un progetto simile già da tempo».
Alex Marini, consigliere provinciale del Movimento 5 stelle, parte dalla gestione delle due crisi. «Dopo Vaia non sono stati predisposti interventi consistenti sul Servizio bacini montagne che nenon cessita di un ricambio di personale importante per tramandare la conoscenza. Con il Covid – continua – la maggioranza ha fatto troppo poco in termini di politiche attive per fronteggiare la crisi occupazionale che arriverà». Marini poi si concentra anche sul tema delle concessioni. Nel settore idroelettrico ritiene che non si sia scelto «un modello di gestione trasparente ed ecologico», mentre su A22 capisce la posizione di Trento di voler «mantenere all’interno i privati».
Nell’intervista concessa ieri al Corriere del Trentino, il presidente Maurizio Fugatti raccontava di una certa solitudine nel prendere le decisioni, soprattutto durante questi mesi complicati. «Più che solitudine umana ora si trova in un momento di solitudine politica, perché i suoi consiglieri di maggioranza non lo aiutano a sufficienza — commenta Marini — Non ha ancora ben chiaro a chi della forza politica che lo accompagna può affidarsi». Una posizione condivisa anche da Zeni: «La fatica delle scelte è un onere che tutti quelli che governano conoscono. Questo peso però si acuisce quando le decisioni vengono prese senza un approfondimento e un serio confronto con l’opposizione. Tutte cose che durante questi mesi complicati sono mancate — sottolinea il consigliere Pd — nonostante a livello nazionale Salvini e la Lega lamentino la stessa cosa». Anche l’ex governatore Ugo Rossi sottolinea la disponibilità al dialogo delle opposizioni: «Dal primo momento di Vaia, in cui l’ho accompagnato sui territori e gli ho dato consigli, al Covid l’opposizione è stata presente e ha teso la mano».
Luca Zeni (Pd)
La giunta si appiattisce sulle decisioni di Roma e manca di quello spirito dinamico che dovrebbe essere proprio di un’autonomia