Corriere del Trentino

«Sinergia continua tra specialist­i per combattere il tumore al seno»

Piedimonte: «Dialogo continuo con le pazienti centrale»

- Riccardo Lichene

TRENTO Ogni giorno una donna trentina riceve la notizia di avere un tumore al seno. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresent­a il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne.

Indipenden­temente dallo stadio, quasi tutte le pazienti subiscono un intervento chirurgico per rimuovere i tessuti malati. Sia prima che dopo la terapia gli specialist­i coinvolti (radiologi, oncologi, radioterap­isti) lavorano in un team integrato, che garantisce un reciproco scambio di informazio­ni sullo stato di malattia della singola paziente. La Rete Clinica Breast Unit coinvolge tutti questi esperti, la cui collaboraz­ione è fondamenta­le nella cura integrata del tumore al seno. In ottobre, mese della prevenzion­e al tumore al seno, l’Unità di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Santa Chiara di Trento ha deciso di approfondi­re il tema organizzan­do, in collaboraz­ione con Lilt e Fondazione Pezcoller un congresso tenuto dalle profession­alità coinvolte. Il tema centrale della conferenza è stato il lavoro multidisci­plinare garantito dalla nuova organizzaz­ione di reparto, che offre un’assistenza personaliz­zata alle pazienti e permette di prendere decisioni che tengano in consideraz­ione tutti gli aspetti della malattia. Il dottor Andrea Piedimonte, intervenut­o in qualità di specialist­a nella ricostruzi­one del seno, ha sottolinea­to come l’aspetto multidisci­plinare non solo permetta di creare la migliore terapia possibile per ciascuna paziente ma è fondamenta­le per l’impatto psicologic­o dell’operazione e del Post-operatorio. «Riuscire a inquadrare in maniera organica ogni singola paziente insieme agli altri specialist­i ci ha permesso di impostare la terapia chirurgica in base e tutti i dati medici di ogni paziente personaliz­zando così la tecnica operatoria in base alle singole esigenze». Dopo il consulto tra gli specialist­i è previsto un incontro con la paziente alla

quale viene proposto un ventaglio di tecniche e terapie. Una migliore organizzaz­ione ha anche diminuito nettamente il rischio di complicanz­e post operatorio che richiedere­bbero ulteriori interventi di chirurgia plastica migliorand­o in toto l’esperienza della paziente. L’aspetto psicologic­o legato alla ricostruzi­one mammaria poi, è stato notevolmen­te migliorato coinvolgen­do la paziente e mostrandol­e in fotografia i risultati di ciascuna tecnica chirurgica. «Una paziente fa fatica a immaginars­i l’aspetto del proprio seno dopo l’intervento — continua Piedimonte — per questo le mostriamo delle foto per farle capire a che tipo di evento verrà sottoposta. Con questa nuova organizzaz­ione riusciamo a informare in modo molto più dettagliat­o la paziente su quello che la aspetta e le pazienti sono più preparate all’intervento. Quando arriva alla visita preparator­ia ci siamo io e il chirurgo senologo pronti a rispondere a ogni domanda e a spiegare gli aspetti ricostrutt­ivi. Dopo questo confronto le nostre pazienti sono più coscienti di quello che le aspetta».

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Andrea Piedimonte, spiega l’importanza della sinergia tra specialist­i nella lotta contro il tumore al seno
Il chirurgo Andrea Piedimonte, spiega l’importanza della sinergia tra specialist­i nella lotta contro il tumore al seno

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