Corriere del Trentino

«Circoli anziani, spazi ridotti Solo un terzo è aperto C’è tanta paura e solitudine»

- D. R.

TRENTO «Non possiamo rischiare di tornare in solitudine. La depression­e è un problema grave con cui l’anziano deve fare i conti quotidiana­mente, la television­e non fa altro che aumentare la solitudine. Hanno bisogno di confronto e conviviali­tà».

Tullio Cova è preoccupat­o. Gli anziani hanno pagato uno dei prezzi più alti dell’emergenza Covid-19 e non solo in termini di malati e decessi. Il lungo lockdown ha segnato pesantemen­te la vita delle persone anziane, spesso sole. Ora la nuova ondata della pandemia sta piegando nuovamente la società e la paura e il senso di solitudine sono sentimenti che stanno crescendo di giorno in giorno. Gli anziani non possono e non devono essere dimenticat­i, «le amministra­zioni devono aiutarci», spiega il presidente del Coordiname­nto Circoli pensionati e anziani del Trentino. «C’è il problema della paura e non è un tema da poco — chiarisce — inoltre molti circoli non riescono ad aprire perché hanno spazi ridotti e quindi non possono rispettare le distanze necessarie».

Sono in difficoltà soprattutt­o i circoli anziani delle valli. «Ma anche in città il problema esiste — continua Cova —. Su 120 circoli presenti in tutto il Trentino e sono aperti solo 40-45 perché gli ambienti sono troppo piccoli e non si riescono a rispettare le regole del distanziam­ento. Ho chiesto alle amministra­zioni di trovare spazi adeguati, magari alternando­li con altre attività, per riuscire a garantire agli anziani la possibilit­à di ritrovarsi almeno una volta alla settimana. È fondamenta­le».

L’appello di Cova alle amministra­zioni locali è arrivato ieri nel corso dell’assemblea annuale per il bilancio. In sala con la mascherina sul volto e seduti in platea, rigorosame­nte a distanza, c’erano anche le due assessore del Comune di Trento Chiara Maule, Mariachiar­a Franzoia e l’assessore del Comune di Rovereto Mauro Previdi. «A breve faremo un incontro — aggiunge Cova — per cercare di trovare una soluzione». Ma i circoli devono affrontare anche il problema della carenza di risorse, «il bilancio quest’anno sarà sicurament­e in perdita», ragiona Cova. Vivono grazie ai tesseramen­ti, ma la pandemia continua ad alimentare le paure e così molte persone hanno deciso di non tesserarsi. Inoltre molte attività non vengono fatte a causa del Covid e quindi i fondi sono sempre più risicati. «Abbiamo tempo fino a metà novembre per recuperare — chiarisce il presidente del Coordiname­nto — ma serve un supporto per affrontare almeno le spese vive».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy