Palazzo Thun, inizia oggi l’era Ferrario
Inizia oggi la nuova direttrice generale. Servizio edilizia, Ianeselli rilancia: «Punto critico»
Arriva Livia Ferrario per riorganizzare gli uffici di Palazzo Thun. La neo dirigente generale, dopo una lunga carriera in Provincia, oggi inizia in Comune. Il sindaco: «Servizio edilizia, punto critico».
TRENTO Livia Ferrario inizierà oggi il suo nuovo incarico alla direzione generale del Comune di Trento. Lo ha annunciato ieri il sindaco del capoluogo Franco Ianeselli nella conferenza post-giunta: «Siamo molto convinti di questa nomina, siamo sicuri che con la sua grande esperienza e professionalità Livia Ferrario saprà affrontare e riformare la macchina amministrativa della città». La dirigente, che approda al Comune di Trento dopo una lunga carriera ai vertici della Provincia di Trento, è stata scelta per la sua preparazione sui temi delle autonomie locali, ma anche per mettere mano a una riorganizzazione degli uffici e dei servizi: «Questa città — ha affermato Ianeselli — è ai vertici di molte classifiche nazionali, e puntiamo a margini di miglioramento. Ci sono però anche dei punti critici, come quello dell’Edilizia privata su cui concentreremo la nostra attenzione per fare ancora meglio».
A Livia Ferrario, quindi, il mandato di affrontare queste criticità, forse anche con l’intervento sulla nomenclatura interna alla struttura comunale, con nuove nomine e nuovi incarichi, considerato anche il ricambio «naturale» dei prossimi pensionamenti anche tra i vertici dell’amministrazione. «Il nostro benvenuto, quindi, alla dottoressa Ferrario — ha affermato a nome della giunta Franco Ianeselli — ma anche il ringraziamento alla dottoressa
Chiara Morandini che ha diretto prima di lei l’amministrazione e alla dottoressa Lorenza Moresco che ha guidato il Comune nella transizione».
Ieri, a margine della riunione di giunta, è stata annunciata anche la riattivazione della rete di solidarietà in aiuto alle famiglie sottoposte a isolamento o quarantena. «Com’era stato fatto in primavera nella prima ondata del virus — spiega l’assessora alle Politiche sociali Chiara Maule — ripartiamo da quella stessa rete di solidarietà che in due mesi aveva risposto a 800 nuclei familiari che avevano difficoltà nel muoversi durante il lockdown. Questa rete, formata da quattro soggetti, si attiverà a breve per migliorare ancora di più la propria capacità di intervento». Anche se ora non è in vigore nessun lockdown, il comune di Trento si prepara ad ogni eventualità: «Anche oggi però sono molti i nuclei familiari in quarantena o in isolamento», e anche a loro è rivolto l’intervento.
Le quattro realtà che si metteranno in rete, le stesse che a primavera avevano catalizzato i tanti volontari che si erano messi a disposizione, sono Trentino Solidale, Caritas, Ana e Banco alimentare: «Sarà attivato anche un osservatorio con regia pubblica — spiega Maule — quindi un misto pubblicoprivato sociale che sappia anche interfacciarsi con le iniziative provinciali per non incorrere in sovrapposizioni di interventi e per essere maggiormente pervasivi nel servizio».
«La risposta più bella — ha ricordato Giorgio Casagranda, presidente di Trentino Solidale — è venuta dai giovani, un bel segnale».