Corriere del Trentino

Il party nel locale «oscurato»: norme violate, chiuso 5 giorni

Nel locale c’erano 50 persone. Il titolare: «Stavano andando via»

- Di Tommaso Di Giannanton­io

Stop per cinque giorni al disco bar «Bambù club» di San Lazzaro. Il titolare del locale aveva oscurato le vetrate per tenere aperto dopo il coprifuoco, ma è arrivata la polizia. Nel bar c’era una festa di compleanno con cinquanta invitati.

TRENTO Scocca la mezzanotte ma il locale — in barba al Dpcm del 13 ottobre — continua a ospitare una festa di compleanno con quasi cinquanta invitati. È accaduto nella notte tra sabato e domenica al disco bar «Bambù club» di via Alto Adige, a San Lazzaro di Trento.

A scoprire il party (fuori orario) sono stati alcuni poliziotti in borghese, che prima si sono presentati come clienti e poi hanno posto fine ai festeggiam­enti. Il locale, ora, dovrà tenere le serrande abbassate per cinque giorni, ma «in realtà dopo le nuove limitazion­i imposte dal governo sono costretto a chiudere l’attività», dice il titolare, Eduard Visan.

Il provvedime­nto di chiusura, disposto dal questore Claudio Cracovia, avrebbe quindi anticipato di qualche giorno un altro inevitabil­e stop, quello legato alle limitazion­i di orario introdotte dall’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri. «Io non ho mai lavorato durante il giorno e con la chiusura obbligata alle 18 o anche alle 22 è difficile tenere aperto il locale», continua il titolare del Bambù club, posizionat­o a ridosso della strada statale del Brennero, nello stesso edificio del night club «Il gatto e la volpe».

Rimane tuttavia l’amarezza per la sospension­e dell’attività per cinque giorni, che potrebbe anche subire una proroga su decisione del commissari­o del governo Sandro Lombardi. «I poliziotti sono entrati quando stava per finire la festa di compleanno di una nostra amica — racconta Visan, che dovrà pagare anche una multa di 280 euro per la violazione delle norme anti Covid —. Non erano passati neanche venti minuti dalla mezzanotte, ma sono consapevol­e che avrei dovuto chiudere il locale e per questo non voglio fare nessuna polemica». Secondo la polizia, invece, la comitiva stava per dare inizio ai festeggiam­enti proprio dopo lo scoccare del «coprifuoco». I vetri del locale erano inoltre oscurati da alcuni pannelli e da fuori si sentiva la musica ad alto volume. A quel punto gli investigat­ori della squadra mobile, impegnati nei servizi di controllo della movida, hanno finto di essere clienti e si sono messi in coda per entrare nel locale. Una volta dentro, si sono trovati in mezzo a una sala da ballo davanti a una cinquantin­a di clienti, tra cui molte persone note alle forze dell’ordine. La festa è stata subito sospesa e con l’aiuto delle pattuglie della squadra volante i clienti sono stati invitati a uscire dal locale.

Qualche ora dopo, infine, sulla porta d’ingresso del locale è apparso un foglio con il timbro della questura: «locale sottoposto a chiusura dal 25 al 29 ottobre per violazione delle misure urgenti per fronteggia­re l’emergenza epidemiolo­gica da Covid-19». «Oltre alle persone che erano venute per il compleanno, c’erano soltanto alcuni giocatori della mia squadra che erano passati a trovarmi — chiarisce Visan, che è anche presidente di Romania Trento, squadra di calcio di Prima categoria —. Indossavan­o tutti la mascherina e la gran parte di loro era seduta ai tavolini. Stavano consumando le ultime bevande, mi sembrava brutto mandarli via». E per quanto riguarda i vetri oscurati: «Da un mesetto ho deciso di mettere della carta scura sui vetri per il problema delle macchine che sparano la luce dei fari verso il locale».

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 ??  ?? Il provvedime­nto Un agente della polizia all’ingresso del disco bar «Bambù club » di via Alto Adige a San Lazzaro chiuso per cinque giorni
Il provvedime­nto Un agente della polizia all’ingresso del disco bar «Bambù club » di via Alto Adige a San Lazzaro chiuso per cinque giorni

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