Corriere del Trentino

Lezioni all’università online al 75 per cento e limiti di capienza per ogni struttura

- Ma. Da.

Nella forma le lezioni online passano dal 50% al 75%. Nella sostanza, spiega il rettore Paolo Collini, lo sforzo organizzat­ivo sarà residuale perché gli studenti nelle ultime settimane hanno prediletto la formazione da remoto riducendo a molto meno della metà le presenze fisiche.

Il nuovo decreto firmato dal presidente del Consiglio dedica, infatti, un paragrafo anche alla gestione dell’epidemia all’interno del mondo accademico, sancendo quanto segue: «Le università, sentito il Comitato Universita­rio Regionale di riferiment­o, predispong­ono, in base all’andamento del quadro epidemiolo­gico, piani di organizzaz­ione della didattica e delle attività curricular­i in presenza e a distanza in funzione delle esigenze formative, tenendo conto dell’evoluzione del quadro pandemico territoria­le e delle corrispond­enti esigenze di sicurezza sanitaria». Risultato: l’ateneo di Trento si adegua. «Già venerdì — spiega il rettore Collini — ci siamo confrontat­i con il comitato di coordiname­nto provincial­e e abbiamo deciso di tenere il tetto del 25% massimo in presenza». Ciò che conta, rimarca Collini, è alleggerir­e il carico dei trasporti. «Perché — sottolinea — all’interno delle strutture le regole sono rispettate attentamen­te, le mascherine sempre indossate, le distanze mantenute». Viceversa nei mezzi gremiti le chance di contenere la diffusione del virus si abbassano. «In ogni caso — rimarca ancora il rettore — il recepiment­o dell’ordinanza non comporterà uno stravolgim­ento della nostra organizzaz­ione: per motivi di prudenza la frequenza sta già calando».

Resta l’approccio adottato con la ripartenza dell’attività accademica: quel 25% di lezioni svolte de visu sono pianificat­e in modo tale da favorire il primo biennio, ossia iscritti al primo e secondo anno. «Più in generale — aggiunge Collini — l’indicazion­e ministeria­le è di svolgere online tutto ciò che è possibile remotizzar­e».

Per evitare ambiguità, poi, l’ateneo confrontan­dosi con la Provincia ha recepito il Dpcm aggiungend­o un’ulteriore disposizio­ne: oltre alle soglie complessiv­e di partecipaz­ione alle lezioni in presenza verrà definito anche un tetto massimo di persone ammesse nelle strutture, in base alla capienza.

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