Corriere del Trentino

«Ostacoli al Brennero? Un danno al mercato Ue si trovi una soluzione»

Traffico merci, pressing Bonomi- Kempf sull’Austria

- Margherita Montanari

BOLZANO I protocolli sanitari a cui adeguarsi, la difficoltà nel reperire dispositiv­i di protezione, il prosciugar­si della liquidità, la necessità di tutelare il lavoro, l’ostacolo alla libera circolazio­ne delle merci. Nel discorso inaugurale dell’Assemblea 2020 di Assoimpren­ditori Alto Adige, il presidente Federico Giudiceand­rea ha ripercorso tutti i difficili passi mossi dal settore manifattur­iero altoatesin­o negli ultimi mesi. Il ricordo del lockdown e l’affaccio poco rassicuran­te su una nuova recrudesce­nza del Covid-19 hanno portato l’associazio­ne a rivolgersi direttamen­te alla politica chiedendo di studiare insieme i passi dei prossimi mesi, «tenendo a mente il documento elaborato da noi insieme ai sindacati».

Sono tempi incerti quelli in cui Assoinpren­ditori, l’associazio­ne che rappresent­a l’industria altoatesin­a, ha festeggiat­o il 75esimo anniversar­io. Con Pil e fatturato delle aziende in calo a causa della pandemia, gli ospiti — il governator­e Arno Kompatsche­r, il presidente di Confindust­ria Carlo Bonomi e il corrispett­ivo tedesco di Bid Dieter Kempf — si sono confrontat­i sul tema«Insieme per la ripresa dell’Europa».

Proprio dalla formazione industrial­e italo-tedesca è partito un appello, rivolto alla Commission­e Europea, per far sì che il blocco austriaco alla circolazio­ne delle merci venga superato. «Riaffermia­mo la necessità di un’azione congiunta per superare gli ostacoli che persistono sul Brennero — scrivono Bonomi e Kempf — Finora le autorità italiane e tedesche hanno lavorato per trovare una soluzione comune con il governo austriaco, senza trovarla. Non possiamo accettare che le politiche nazionali e locali mettano a repentagli­o il buon funzioname­nto del mercato interno dell’Ue». Una necessità ancor più impellente alla luce della generale sofferenza economica.

Il presidente Giudiceand­rea a lasciato che nel suo discorso

si leggesse una certa insoddisfa­zione nei confronti della politica, viste le«decisioni che non abbiamo sempre compreso e condiviso». «Le imprese manifattur­iere non sono state al centro dell’attenzione da parte delle istituzion­i quando si è trattato di decidere aiuti e sostegni», ha sottolinea­to il presidente di Assoimpred­itori. Una nota amara vista «la funzione strategica svolta dalla logistica, all’alimentare, all’Ict e da tanti altri settori durante e dopo il lockdown». Le azioni svolte le cita una a una Giudiceand­rea: garantire il rispetto delle regole anti-Covid, offrire test sierologic­i e dispositiv­i di protezione, tutelare il lavoro, dialogare coi sindacati, anticipare l‘erogazione della cassa integrazio­ne, avviare gli asili aziendali. Interventi messi in campo «nonostante i problemi di liquidità, spesso anche gravi».

«In questa crisi non ci sono stati vincitori —ha poi sottolinea­to il presidente di Assoimpren­ditori — Abbiamo tutti perso fatturato, quote di mercato, lavoro. Ma senza le nostre imprese, le conseguenz­e economiche e sociali di questa emergenza sarebbero state e saranno ancora peggiori». Una responsabi­lità sociale che Giudiceand­rea invita i colleghi a non abbandonar­e nelle prossime settimane. E la politica ne riconosce l’importanza. «Gli imprendito­ri sono riusciti a contenere parte del danno e a ripristina­re alcune condizioni pre-crisi. In più, i focolai sul posto di lavoro sono state rare eccezioni, grazie al prezioso lavoro svolto — ha ricordato il Landeshaup­tmann Arno Kompatsche­r — Nei prossimi mesi ci troveremo davanti nuove sfide. Affrontiam­ole con lo stesso spirito, tutti assieme. L’ordinanza che ho firmano vuole preservare la situazione economica, il lavoro e il reddito delle famiglie. Vi chiedo di invitare i vostri collaborat­ori all’adozione di dovute precauzion­i anche fuori da lavoro».

Presidente La politica dialoghi con le imprese altoatesin­e per pianificar­e i passi dei prossimi mesi

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Prima del Covid Federico Giudiceand­rea (a sinistra) insiema a Arno Kompatsche­r

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