Corriere del Trentino

In Alto Adige la cultura resiste Eventi annullati in Trentino

Teatri e cinema Con deroghe al decreto Conte gli spettacoli a Bolzano non si fermeranno Cancellato invece Pergine Festival e la nuova imponente pièce al Santa Chiara

- Silvia M.C.Senette Chiara Marsilli

Teatri e cinema aperti in Alto Adige e chiusi in Trentino. Il nuovo decreto Conte è stato interpreta­to in modo diverso tra Bolzano e Trento. In la giunta della provincia di Bolzano ha recepito quasi tutte le misure del nuovo decreto, ma adattandol­e con piccoli aggiustame­nti di maggiore elasticità. Nell’ordinanza numero 49 firmata domenica dal presidente Kompatsche­r, al capitolo «Eventi, spettacoli, manifestaz­ioni» è specificat­o che «gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto e sale cinematogr­afiche sono consentiti nel rispetto delle misure di sicurezza». Tra queste il numero di spettatori, per i quali vige il limite massimo di 200 persone. Proseguono dunque i cartelloni di Teatro Comunale di Bolzano, Teatro Cristallo, Stabile e La Ribalta, così come procede la kermesse di danza Alps Move e la programmaz­ione di musei e cinema. Sospese, invece, «manifestaz­ioni come i mercatini natalizi, le sfilate di San Martino, di San Nicola e dei Krampus».

Il mondo della cultura ringrazia e tira un sospiro di sollievo per lo scongiurat­o pericolo.

Spiega l’assessore provincial­e

Alto Adige

Una delle performanc­e della rassegna Alps Move la kermesse di danza contempora­nea in scena a Bolzano e non annullata alla Cultura di Bolzano, Giuliano Vettorato: «Tenere aperti teatri e cinema significa dare un minimo di normalità agli altoatesin­i in questo periodo di anormalità, mantenendo in vita un settore vitale per il territorio e trainante per l’economia».

In invece, addio all’edizione autunnale di Pergine Festival, ideata per dare spazio alle produzioni che non avevano avuto l’occasione

Trentino,

di debuttare a giugno a causa del primo lockdown. Addio anche a Storie di mare e piccole terre, la nuova imponente produzione del Centro Santa Chiara realizzata in collaboraz­ione con il Muse che vedeva il direttore d’orchestra Maurizio Dini Ciacci lavorare insieme al Premio Oscar Luc Jacquet. Sospesa la programmaz­ione del Teatro di Pergine, che solo la scorsa settimana aveva visto annullato lo spettacolo di Michela Murgia per la quarantena preventiva della scrittrice, e il mini festival Spettacolo, Politica e Arte ideato dal Teatro di Villazzano. Fermato anche il debutto di Viaggio a Spoon River, lo spettacolo per una attore e uno spettatore che si sarebbe dovuto tenere allo spazio archeologi­co del Sass di Trento.

Dalle sale più importanti agli eventi minori tutto il mondo teatrale trentino si arrende davanti al nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Conte che impone lo stop a tutte le attività delle sale teatrali e cinematogr­afiche. In Trentino chiudono le porte anche i cinema: dall’Astra alla rete di Cineworld che comprende il Modena, il Vittoria e il Roma a Trento fino alle sale di valle e di paese. Le ultime speranze del settore si sono spente quando il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, diversamen­te dal suo omologo bolzanino Arno Kompatsche­r, ha emesso un’ordinanza per ampliare gli orari di apertura di ristoranti e bar senza preoccupar­si di garantire quella di cinema e teatri.

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