Il terzo settore scrive al governatore «Ci sostenga esonerando canoni Itea, versamenti Tari e con bonus ad hoc»
Questo tempo di incertezza, scrive il Coordinamento del terzo settore nella lettera inviata a Maurizio Fugatti, espone «le nostre comunità a nuovi rischi di crescita delle disuguaglianze e delle fragilità: un’ulteriore stretta nei confronti delle attività di socializzazione e volontariato rischia di indebolire la presenza delle nostre realtà nei territori, realtà capaci, come dimostrato già negli scorsi mesi, di rispondere ai bisogni della popolazione in modo efficace, capillare e tempestivo». Le chiusure contenute nel Dpcm di centri culturali, dei centri sociali e dei centri ricreativi, nonché quelle che restringono la possibilità di organizzare attività sportiva e motoria, per il coordinamento «producono un impatto grave e profondo nel tessuto delle nostre associazioni, già molto provate da mesi di difficoltà». Di qui la richiesta di aiuto, puntuale. L’elenco è preciso: procedure semplificate di accesso a specifici bonus/sostegni nei confronti dei circoli e per le associazioni culturali; esonero per le associazioni dal pagamento dei canoni delle concessioni e delle locazioni da corrispondere agli enti pubblici e di Itea, relativi ai periodi di sospensione o limitazione delle attività; contributi per il pagamento dei canoni di affitto da corrispondere ai privati; l’annullamento dei versamenti Tari per il periodo di sospensione delle attività; contributi a fondo perduto a sostegno delle associazioni le cui attività sono sospese o limitate nell’orario, incluse espressamente le attività di somministrazione dei circoli culturali e ricreativi. Infine il coinvolgimento dei Comuni per garantire in piena sicurezza la possibilità di organizzare attività sportiva e ludico/motoria all’aperto, attivando strumenti di coinvolgimento.