Fondimpresa, 24 corsi di formazione per i disoccupati
Progetti per 360 utenti entro fine anno. L’allarme di Salomone: «Carenza di organico all’Agenzia del lavoro»
TRENTO Fondimpresa (Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil al quale aderiscono 1804 aziende trentine che occupano 38.945 lavoratori), e Agenzia del lavoro pronte ad avviare entro fine anno 24 corsi di formazione indirizzati a 360 disoccupati. Un progetto che darà la possibilità di accedere ai corsi professionalizzanti e richiesti dalle aziende a chi è rimasto fuori dal mercato del lavoro. Gli enti coinvolti: Giuseppe Veronesi – Centro di istruzione scolastica e di formazione professionale, Enfap Trentino, Intelliform, Assoservizi, Delta Informatica spa.
Il progetto è stato presentato
23
mila le persone interessate nell’ultimo triennio dai progetti
39
mila lavoratori di 1.804 aziende trentine aderenti
ieri in videoconferenza dai vertici di Fondimpresa Trento Marcello Lunelli e dell’Agenzia del lavoro Riccardo Salomone, dal direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato, dal segretario di Cgil Andrea Grosselli. Tutti entusiasti di dare seguito alla sigla dello scorso anno, in pieno lockdown, alla convenzione “Sviluppo degli interventi di formazione” quando si era stabilito di dare per due anni la possibilità ai disoccupati di partecipare agli stessi corsi finanziati in Trentino da Fondimpresa, nell’ambito di Piani formativi gestiti da enti formativi e destinati alle aziende aderenti al Fondo. Attività che operano nelle imprese e che dopo la realizzazione di un apposito bando destinato agli enti formativi sono ora a disposizione dei lavoratori disoccupati per acquisire competenze e abilità operative per una professione o l’inserimento lavorativo.
Lunelli ha sottolineato «la promessa mantenuta», illustrando i contenuti degli interventi: «Per la stessa natura del Fondo sono altamente professionalizzanti, costruiti per soddisfare i più attuali fabbisogni formativi per rafforzare e rendere più spendibili i profili dei partecipanti nel mercato del lavoro provinciale» ha detto. «Abbiamo costruito insieme un ponte che consente la condivisione della formazione — ha proseguito Salomone — ora abbiamo finalmente i corsi che saranno proposti come “voucher”. Tutti con adattamenti riferiti alle caratteristiche delle persone disoccupate, già stati realizzati in aziende private trentine nell’ambito dei piani formativi Fondimpresa». Ma Salomone ha posto l’accento su un problema di carenza di organico dell’Agenzia del Lavoro: «Serve un potenziamento sul territorio per tutto il tempo di crisi pandemica e oltre, servono scelte illuminate della Provincia di reinvestimento del suo organico per lo sviluppo delle politiche attive».
E pone l’accento sui prossimi mesi difficili anche Busato (Confindustria): «Oggi più che mai serve rimettere al centro l’impresa e il lavoro: preoccupa l’economia specie nei prossimi mesi» dice ribadendo la necessità di «prorogare il blocco dei licenziamenti», sottolineando negli ultimi 8 mesi una perdita del Pil del 10-12%, «meno produzione e meno lavoratori». Ben vengano progetti come questo ha detto. Progetto definito da Grosselli «un traguardo importante in questa fase».