Settanta ballerini in Duomo «Il blocco fa soffrire i giovani»
Flashmob delle scuole di danza. «Da noi nessun contagio»
Dopo la protesta dei
TRENTO ristoratori in piazza Duomo, è arrivata quella delle Scuole di Danza di Trento e Rovereto. Alle 14.30 si sono esibiti circa 70 ballerine e ballerini in una danza eterogenea, che aveva le caratteristiche di uno sfogo. Presenti molte giovani e soprattutto bambine, tra di loro uno o più metri di distanziamento interpersonale. L’idea è arrivata dalla scuola Il Girasole alla quale si sono aggregate Chorégraphique, Ritmo Misto, d.lab, Powa Tribe e Tersicore. Ci sono state alcune discussioni con le forze dell’ordine a margine del flashmob, poiché l’esibizione non era stata comunicata alle istituzioni competenti, ma non ci sono state ripercussioni.«Ci hanno considerato come le palestre, nonostante l’attività svolta sia diversa e non ci siano contagi riconducibili a scuole di danza» ci ha riferito Marika Firinu, insegnante della scuola Chorégraphique.
Le diverse tipologie di danza infatti si possono effettuare senza il minimo contatto: le lezioni di passo a due sono state sospese, l’uso degli spogliatoi è interdetto, le sale sono igienizzante, tutti i nominativi sono segnati nel caso si rendesse necessario il tracciamento — come in tutte le scuole e differentemente da altre situazioni di assembramento, quali centri commerciali e movida. Oltre a questo, va considerato che molte allieve delle scuole di danza hanno bisogno di allenarsi per competizioni nazionali e internazionali — al pari dei professionisti di altri sport, ai quali invece è permesso farlo. «Lo scopo di oggi era di coinvolgere soprattutto i giovanissimi, che stanno soffrendo a causa di questo blocco» ha aggiunto Isabel Nardelli della scuola A.S.D. Il Girasole, ideatrice e promotrice dell’iniziativa.
«Ci impediscono di fare sport in maniera sana, sanificata e controllata, per questo siamo molto arrabbiati». Nonostante la rabbia, in piazza Duomo non ci si è abbandonati ad insulti o atti di violenza - come accaduto in altre piazze d’Italia - bensì si aspetta una pronta risposta delle istituzioni.
L’insegnante
«Ci impediscono di fare sport in maniera sana, sanificata e controllata è tutto ingiusto»