Treni, picchia i passeggeri: arrestato
Da mesi era diventato il terrore di pendolari e studenti aggrediti con calci e pugni
Da mesi era diventato il terrore di studenti e pendolari. Ogni giorno saliva sul trento per raggiungere Ala o Rovereto, dove era solito chiedere l’elemosina in strada, e durante i suoi viaggi — senza un motivo preciso — si accaniva contro i passeggeri, aggredendoli con schiaffi, calci e pugni. L’aggressore seriale, un venticinquenne di nazionalità nigeriana, è stato arrestato dalla polizia ferroviaria dopo aver incrociato le numerose denunce dei passeggeri.
TRENTO Saliva sul treno per raggiungere Ala o Rovereto, dove era solito chiedere l’elemosina in strada, e durante i suoi viaggi — senza un motivo preciso — si accaniva contro gli altri passeggeri, aggredendoli con schiaffi, calci e pugni. Spesso le vittime erano giovani studenti, tra cui ragazzi minorenni, alcuni dei quali — per il timore di incontrarlo nella stessa carrozza – hanno iniziato ad entrare più tardi a scuola oppure a farsi accompagnare dai genitori. Ma poi, incrociando tutte le denunce giunte negli ultimi mesi, in prevalenza dal Veneto ma anche dalla Lombardia, gli investigatori della polizia ferroviaria del Trentino-Alto Adige e di Verona sono riusciti a individuare e arrestare il presunto aggressore seriale, ristretto ora nel carcere di Brescia.
Si tratta di un ragazzo di 25 anni, di nazionalità nigeriana, che aveva l’obbligo di non allontanarsi dal Comune di Nogara (Verona) con obbligo di firma alla caserma dei carabinieri. Ma nonostante il provvedimento il giovane lasciava lo stesso il paese di residenza per recarsi ad Ala o Rovereto a chiedere l’elemosina ai passanti. La scorsa settimana, inoltre, sarebbe stato anche responsabile di un’aggressione nei confronti delle forze dell’ordine nel centro storico roveretano.
La maggior parte delle denunce e delle segnalazioni a carico del venticinquenne arrivavano però dai pendolari di alcune linee ferroviarie. Nel corso dei suoi viaggi, infatti, il giovane se la prendeva spesso con gli altri passeggeri, il più delle volte studenti delle scuole superiori, che in più di un’occasione sarebbero stati costretti a difendersi dagli schiaffi o persino dai calci e dai pugni tirati (senza una chiara ragione) dal venticinquenne.
Alcuni studenti, specialmente quelli minorenni, erano
arrivati anche a cambiare le loro abitudini pur di non incontrare il giovane, chiedendo magari un passaggio ai genitori oppure entrando a scuola più tardi.
Poi gli investigatori della Polfer del Trentino-Alto Adige
e di Verona hanno iniziato a cercare un collegamento tra i numerosi episodi denunciati, partendo dalle tratte venete Bonferraro-Nogara e Nogara-Verona, fino a scoprire che riconducevano tutti al venticinquenne. Che era inoltre ritenuto responsabile di altre aggressioni a danno di viaggiatori e dipendenti delle ferrovie sul territorio lombardo.
Tutti gli atti sono stati così trasferiti al Tribunale di Brescia, che nella giornata di venerdì ha disposto la misura cautelare in carcere nei confronti del ragazzo. Sapendo dei suoi continui spostamenti tra Nogara e Rovereto gli agenti della Polfer lo hanno quindi atteso alla stazione di Verona Porta Nuova e una volta sceso dal treno è stato arrestato e condotto in carcere.