Nuova canzone e etichetta, il ritorno di Common Flaws
La nuova vita musicale di Giacomo Oberti Un brano storico degli anni Ottanta e una label indipendente sua per produrre «Solo progetti in cui credo, il cantautore Barriera, The Bankrobber e i Tobar»
«H appy House» è l’ultimo singolo di Common Flaws, progetto elettronico dietro cui si cela Giacomo Oberti, frontman dei rivani The Bankrobber, che a gennaio ha fondato l’etichetta Wires Records. Una piccola label indipendente che ha pubblicato in questi mesi lavori di artisti eterogenei come i Toolbar e Barriera.
Happy House è uscita il 23 ottobre su tutte le piattaforme digitali, una particolare rilettura in chiave elettronica del celebre brano anni ‘80 di Siouxie And The Banshees.
Le atmosfere restano scure anche in versione clubbing con l’ossessiva cassa in quattro quarti che scandisce il tempo e una voce femminile che lascia trasparire un filo di tristezza e malinconia. Un brano accompagnato da un video realizzato in casa, come nel caso dei precedenti singoli Pressure e Gotcha, che aumenta l’inquietudine del pezzo grazie a una scenografia notturna ed essenziale. Quasi in contemporanea è uscito anche il video di Abbandonarsi di Barriera, ultimo arrivato in casa Wires Records, che da qui a dicembre prevede un’uscita a settimana, a partire dai nuovi singoli dei The Bankrobber, rock band di cui
Giacomo Oberti è cantante e chitarrista assieme alla sorella Maddalena (tastiere e voce).
Giacomo Oberti, com’è nato il suo alter ego Common Flaws? «Sono sempre stato affascinato dalla musica elettronica e questo progetto è nato circa due anni fa quando mi sono trasferito a Londra portandomi dietro solo una tastierina midi. Ho cominciato a produrre pezzi che poi ho completato durante il lockdown». L’ultimo singolo «Happy
House» è accompagnato da un video di cui ha curato anche la regia?
«Ho scelto di rivisitare un brano che amo molto della new wave britannica, come quello di Siouxsie & The Banshees. Per il video ho fatto tut
to nello studio di casa assieme alla mia ragazza acquistando un po’ di materiale per la scenografia come caramelle e ragnatele finte. Mi piace dare un’impronta visual a tutto quello che realizzo per l’etichetta, attraverso le competenze maturate come grafico e videomaker». Come sta vivendo l’esperienza della Wires Records?
«Sono partito a gennaio con l’idea di creare un’etichetta in cui artisti e produttori possano identificarsi. Non ci sono preclusioni di genere a patto che siano progetti in cui credo: sto lavorando assieme a Edoardo Omezzolli che si occupa di mix, mastering e produzione. Tra i progetti di quest’anno c’è il gruppo trentino dei Toolbar e la proposta cantautorale di Barriera, che ho conosciuto questa estate e mi ha conquistato». Progetti in cantiere?
«Dalla settimana prossima ogni venerdì pubblicheremo una nuova uscita, tra cui delle novità come gli Ozukee e Daniele Tommasini. Ci sarà anche il nuovo singolo dei The Bankrobber, intitolato Blood, che farà parte della colonna sonora del cortometraggio
Amore Cane del regista roveretano Jordi Penner”. Che sonorità il prossimo disco dei The Bankrobber?
«Abbiamo registrato nello studio di Riva del Garda privilegiando sonorità più scure con la prevalenza delle tastiere sulle chitarre. Anche l’uso della drum machine è massiccio rispetto alla batteria in studio. Come genere manteniamo la nostra linea ispirata alla new wave anni ‘80, con l’uso di più sintetizzatori».