Funzionario positivo al Covid: Giunta in auto-isolamento Salta il Consiglio provinciale
Minoranze all’attacco per i tempi delle sedute in videoconferenza
Il coronavirus «ferma» anche la giunta provinciale. Presidente e assessori, infatti, si sono «auto-isolati» in attesa di sottoporsi al tampone per verificare l’eventuale positività.
Il motivo è emerso ieri mattina, quando si è avuta conferma del contagio di un dirigente provinciale dello staff dell’esecutivo (Luca Comper). Una figura presente a tutte le riunioni della giunta: proprio per questo la notizia ha messo subito in allerta i vertici di Piazza Dante. «L’ultima seduta — è stata la comunicazione della Provincia — si è tenuta appositamente in Sala Depero per garantire il distanziamento fra persone ed una corretta aerazione degli spazi: questi accorgimenti, assieme all’utilizzo di dispositivi di protezione e di igienizzanti, sono ritenuti una valida misura di protezione, tali da non rendere necessaria l’adozione della quarantena». In ogni caso, l’amministrazione ha deciso di far rimanere in isolamento i due funzionari che in quell’occasione si trovavano ai lati del collega risultato positivo seduta è durata otto ore). Mentre per quanto riguarda la giunta è stato programmato un tampone nel quinto giorno successivo all’incontro. Vale a dire domani. Cancellando nel frattempo gli impegni in presenza. «Attenzione però — ha precisato ieri Fugatti —, noi non siamo in quarantena. Per senso di responsabilità abbiamo deciso di porre forte attenzione ai nostri contatti. È giù successo che un rappresentante provinciale andasse in giro in at(l’ultima tesa di tampone».
E di fronte a questa situazione, ieri i capigruppo provinciali hanno deciso di rinviare le sedute del consiglio previste per oggi, domani, e giovedì, in attesa di conoscere l’esito dei controlli sul presidente e sugli assessori.
In ogni caso, domani rimane fissata la comunicazione Covid della giunta, che avverrà in videoconferenza in una riunione di capigruppo aperta ai consiglieri. Lunedì invece si terrà una riunione di consiglio in videoconferenza per discutere quattordici mozioni. Ma proprio sulla modalità a distanza delle sedute si è animato il dibattito, con le opposizioni sul piede di guerra. Paolo Ghezzi (Futura) ha attaccato il presidente del consiglio Walter Kaswalder perché la convenzione con la Consip per l’uso del sistema Concilium prevede un preavviso di sette giorni. «Un tempo assolutamente inconcepibile» ha detto Ghezzi, sostenuto praticamente da tutti i gruppi della minoranza.
Maurizio Fugatti Non siamo in quarantena Il nostro è senso di responsabilità: vogliamo evitare i rischi
Paolo Ghezzi
Sette giorni di preavviso per poter effettuare una riunione a distanza è un tempo impensabile