Sale la curva dei contagi Rianimazione, undici ricoveri
Ancora 3 decessi. Scuola, 181 classi «isolate»
Sale la curva dei contagi, i tamponi analizzati nelle ultime 24 ore stati meno di mille, ma i nuovi positivi sono 187. Cresce il numero dei ricoveri: 189 di cui 11 in rianimazione. Si sono registrati sei casi di positività anche al centro di procreazione assistita di Arco.
TRENTO I numeri non sono quelli di sabato, ma se si considera che nelle ultime 24 ore sono stati analizzati solo 937 tamponi, i dati del nuovo rapporto dell’Azienda sanitaria sulla diffusione del Covid in Trentino tracciano un quadro preoccupante.
Ieri i nuovi casi di coronavirus registrati sono stati 187 con un tasso di positività del 20%. Si sono registrati anche sei casi di Covid 19 presso il Centro di procreazione medicalmente assistita dell’ospedale di Arco. Si tratterebbe di medici, infermieri e impiegati. Complessivamente dall’inizio della pandemia si è arrivati a 10mila contagi. E ancora una volta purtroppo nelle ultime ventiquattro ore altre tre persone hanno perso la vita, si tratta di anziani sopra i 74 anni. Tutti erano ricoverati in ospedale, due a Trento e uno a Rovereto. Anche ieri la maggior parte dei nuovi positivi si conta nella città capoluogo con 56 nuovi casi, 4 a Pergine, 6 a Rovereto, 8 a Riva del Garda e 9 a Baselga di Piné. Sono 104 i pazienti sintomatici, ma rimane comunque significativa la cifra relativa ai casi individuati attraverso le tecniche di rintracciamento.
Tra gli over 70 si contano 33 nuovi casi, ma preoccupa la diffusione del virus a scuola, tra i ragazzi e i bambini tanto più perché per il governatore Maurizio Fugatti mantenere la scuola in presenza è una priorità. Il governo nazionale invece sta già imboccando la strada della didattica a distanza a partire dagli studenti di seconda media. Ieri in Trentino si sono registrati 22 casi di bambini e ragazzi in età scolare. L’Azienda sanitaria ha avviato gli approfondimenti per stabilire se disporre la quarantena per le rispettive classi. Attualmente ci sono 181 quelle in isolamento.
La brusca impennata di contagi registrata negli ultimi giorni fa riflettere anche sulla tenuta sanitaria e sulle ripercussioni sugli ospedali. Ieri il
umero dei ricoveri in ospedale è salito a 189 di cui 11 in rianimazione, numeri ancora lontani dalla soglia di allarme. Il piano dell’Azienda sanitaria prevede infatti quasi un centinaio di posti in rianimazione che l’Azienda dovrebbe riuscire ad allestire se dovesse essere necessario. È chiaro che ad
oggi sono ancora tanti i pazienti Covid che vengono curati a domicilio, sono 1.845 e 135 quelli in Rsa. «I posti letto vengono adeguati a seconda della domanda e quindi dell’andamento dei contagi», ha spiegato ieri l’assessora alla salute Stefania Segnana.
L’azienda sanitaria nel frattempo, in applicazione ai piani definiti durante l’estate, sta riorganizzando le strutture sanitarie trentine. A partire da ieri è stata sospesa l’attività programmata di chirurgia e ortopedia all’ospedale di Cles, mentre continuerà l’attività
chirurgica urgente e quella del punto nascita e del servizio pediatrico. Sempre da ieri le stanze dell’ex day hospital oncologico sono state preparate per accogliere un’altra sezione Covid, da utilizzare in caso di necessità.
La scorsa settimana nell’ospedale di Cles si registrati alcuni casi di Covid-19 fra il personale e i pazienti del reparto di medicina A. Questo ha determinato un’accelerazione nella riorganizzazione degli spazi della medicina B al terzo piano ed è già attiva una sezione Covid negli spazi della medicina B, oltre a una zona filtro per l’assistenza ai casi sospetti in corso di accertamenti diagnostici. Il tasso di contagio tra il personale sanitario è di circa lo 0,6%. «Essere impiegati in una struttura sanitaria non è un aggravante sul fronte del rischio — ha spiegato il dottor Antonio Ferro, direttore del Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria — avendo una vita sociale hanno gli stessi rischi degli altri cittadini».
L’assessora I posti letto vengono adeguati a seconda della domanda e dell’andamento della pandemia
Personale sanitario
Il tasso di positività è dello 0,6%. Registrati 6 casi al centro di procreazione assistita