Corriere del Trentino

Pacco con hashish spedito a una defunta: sequestrat­o

Caccia ai mittenti. La funzionari­a delle Poste di Pergine s’è accorta che l’anziana era deceduta

- T. D. G.

TRENTO Acquistava­no la droga fuori regione e poi utilizzava­no le generalità di una defunta per farsi spedire la merce dal corriere. Un piano perfetto se non fosse stato per un incidente di percorso. Non avevano calcolato che un’impiegata delle Poste Italiane potesse conoscere la povera signora a cui era destinato il pacco. È quanto accaduto nel pomeriggio di lunedì, tra l’altro nel giorno della commemoraz­ione dei defunti, all’ufficio postale di Pergine Valsugana.

Una delle dipendenti delle Poste, passando in rassegna i vari pacchi, si è ritrovata tra le mani una scatola di piccole dimensioni provenient­e da una regione del Nord Italia e indirizzat­a alla signora deceduta. Non appena ha letto il nome della destinatar­ia ha avuto un attimo di esitazione e poi si è subito ricordata di un piccolo dettaglio: l’anziana, all’epoca ottantenne, era morta da ormai tre anni. Non la conosceva bene, ma non aveva dimenticat­o la notizia della sua scomparsa. Si è quindi insospetti­ta ed ha allertato i carabinier­i della stazione locale.

Una volta arrivati sul posto i militari hanno eseguito un primo controllo dall’esterno, percependo un forte odore, tipico di alcune sostanze stupefacen­ti. D’intesa con la Procura di Trento hanno deciso così di sequestrar­e il pacco. Al suo interno i carabinier­i hanno poi trovato 35 grammi tra marijuana e hashish confeziona­ti in piccoli involucri di plastica e nascosti dentro un paio di scarpette da bambola. Ma non solo. Sotto le calzature c’erano anche un astuccio portautens­ile utilizzato generalmen­te per lo spaccio e un bilancino di precisione per pesare le sostanze stupefacen­ti. Sul bilancino era stato appeso anche un bigliettin­o con scritto «te lo regalo io questo, ne ha pesata di polvere».

Dopo la scoperta i carabinier­i della compagnia di Borgo Valsugana

hanno avviato le indagini per risalire sia al mittente che al reale destinatar­io. Dalle prime informazio­ni sembra escluso il coinvolgim­ento di uno dei familiari della defunta. Il fatto che il pacco è arrivato all’ufficio postale di Pergine fa pensare comunque che gli acquirenti siano del posto. «L’evento — sottolinea­no i carabinier­i — rappresent­a un chiaro esempio di sicurezza partecipat­a, in cui si contrastan­o efficaceme­nte fenomeni di devianza, condividen­do il bagaglio informativ­o con le forze dell’ordine».

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Escamotage Il pacco era stato inviato alle poste

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