Corriere del Trentino

«Le imprese rimaste ferme siano risarcite all’80 per cento»

La Camera di commercio di Bolzano contesta le ordinanze. Ebner: «Duro colpo»

- Marika Damaggio

BOLZANO Un ristoro che segue il modello austriaco, per compensare i danni della chiusura. La Camera di commercio di Bolzano si rivolge direttamen­te al presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompastche­r e lo fa mostrando disappunto verso i continui provvedime­nti emanati («Le imprese vivono nell’incertezza delle continue ordinanze», sottolinea il segretario Alfred Aberer). Poi attraverso le parole del suo presidente, Michl Ebner, l’ente camerale chiede a Palazzo Widmann una manovra immediata che preveda un risarcimen­to alle aziende pari all’80% del fatturato perso.

Contagi in pieno exploit, sistema sanitario in sofferenza, quindi provvedime­nti per contenere il contagio. Sono bastati gli annunci a diffondere la preoccupaz­ione. Prima ancora d’esaminare il testo dell’ordinanza del Landeshaup­tmann, le imprese dell’Alto Adige hanno mostrato grande scoramento per l’inasprirsi delle misure di sicurezza. A partire da oggi, infatti, numerose imprese altoatesin­e resteranno chiuse. Tra queste, per esempio, i bar, i ristoranti, le gelaterie, le pasticceri­e e i negozi (ad esclusione dei negozi di servizi essenziali quali alimentari, farmacie, tabaccheri­e ed edicole). Gli hotel potranno accogliere solo ospiti che soggiornan­o presso la loro struttura per motivi di lavoro.

«Le chiusure e le limitazion­i rappresent­ano un duro colpo per tutti i settori e le aziende che erano già stati colpiti in

 Aberer Troppe norme in pochi giorni: fra le imprese regna l’incertezza

modo disastroso dal lockdown di inizio anno — afferma il presidente della Camera di commercio Michl Ebner — Se in questa fase difficile la pubblica amministra­zione non sostiene adeguatame­nte le imprese colpite, temo che alla fine di questo secondo lockdown molte di esse non riaprirann­o. Sicurament­e la salute è la priorità, ma si deve poter anche vivere e lavorare».

Contando l’ordinanza di ieri, negli ultimi 10 giorni la Provincia di Bolzano ne ha già emanate quattro diverse. «Quest’ondata di ordinanze causa forti incertezze alle persone e alle imprese coinvolte», sottolinea il segretario generale della Camera di commercio di

Bolzano Alfred Aberer, che ricorda: anche in Austria, a causa della situazione della pandemia in peggiorame­nto, a partire da ieri dovranno rimanere chiusi i servizi di ristorazio­ne, le terme e gli hotel. Con una differenza. Il governo austriaco ha annunciato di voler compensare fino all’80 percento delle perdite di fatturato delle aziende colpite. Per il calcolo verranno tenuti in consideraz­ione i fatturati del 2019 e ogni impresa potrà ricevere massimo 800.000 euro. Sono previste delle misure di sostegno anche per il settore del commercio, che per il momento in Austria può rimanere attivo ma si confronta con pesanti limitazion­i.

«In questi tempi complicati — sottolinea ancora Aberer — l’Austria manda il segnale giusto prevedendo un risarcimen­to del fatturato fino all’80 percento per il mese di novembre per le imprese colpite. Anche le aziende altoatesin­e hanno bisogno di ricevere un simile risarcimen­to per il mese di novembre. È importante soprattutt­o che questo arrivi alle imprese in modo rapido e agevole dal punto di vista burocratic­o». Anche in Germania le imprese sono saranno risarcite fino al 75% del fatturato mancato a novembre. Totale delle risorse previste: 10 miliardi.

 ??  ?? Pubblici esercizi
Un barista con mascherina I locali pubblici, sia bar sia ristoranti, limiterann­o la propria attività
Pubblici esercizi Un barista con mascherina I locali pubblici, sia bar sia ristoranti, limiterann­o la propria attività

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy