Corriere del Trentino

Maule e la città solidale «Il punto di forza sono i molti volontari»

L’assessora Maule: «Covid, anziani, senzatetto tra le priorità. Azione-Upt? Andare oltre»

- Baldo

«I volontari sono il vero punto di forza, ma senza gli universita­ri fuori sede, che la scorsa primavera collaborav­ano con noi, è molto più difficile». È la riflession­e della neo assessora del Comune di Trento Chiara Maule, con delega alle Politiche sociali. «La solitudine è un tema molto importante, soprattutt­o ora con la pandemia. Le famiglie chiedono rassicuraz­ioni», spiega. Gli anziani e i senzatetto restano le priorità di Palazzo Thun. «Il Covid, però, impedisce un numero elevato di posti letto nelle strutture di accoglienz­a, ma l’impegno è di arrivare al numero dello scorso inverno».

TRENTO Chiara Maule — eletta in Consiglio comunale con il tandem Unione-Azione — è stata assessora anche nella giunta Andreatta. Con il sindaco Ianeselli le sue deleghe sono però cambiate: prima si occupava di Istruzione, ora si occupa di Politiche sociali. «Una delega nuova — ammette — ma con cui ho interagito in diverse occasioni, e che sento vicina alla mia sensibilit­à».

Una delega che in questi tempi di pandemia è più che mia centrale.

«Siamo tutti impegnati su questo, a dare risposte alle persone che si rivolgono al Comune per chiedere aiuto. Quello che mi ha sorpreso è il tipo di richiesta: le famiglie chiedono di non essere lasciate sole, chiedono sicurezza, chiedono rassicuraz­ioni. La solitudine è un tema importante, vissuto da molte famiglie e da molti anziani che con la pandemia e le conseguent­i restrizion­i percepisco­no una diminuzion­e delle reti di protezioni fatte di familiari, di gruppi, di vicinato. Dal Comune, come dicevo, le persone vorrebbero sentirsi dire che tutto finirà».

E la risposta è la banalità dell’«andrà tutto bene»?

«No, tutto è molto più complesso, e dopo la primavera scorsa è difficile riuscire a dire quelle parole. Ma possiamo dire che assieme ce la faremo, che oltre alla tante telefonate di aiuto ci sono telefonate di chi si mette a disposizio­ne per aiutare. Alle persone che ci contattano diciamo che stiamo facendo di tutto perché la comunità aiuti la comunità».

Un esempio è «Trento si aiuta», l’iniziativa rivolta a chi è in isolamento o in quarantena e non riesce a sbrigare le incombenze quotidiane come la spesa o l’acquisto di farmaci. Esperienza che riparte anche con la seconda ondata?

«Domani incontrerò le realtà che sono il motore di questa iniziativa: Trentino Solidale, Alpini, Caritas e Banco Alimentare. Si riparte, certo, e l’incontro andrà a verificare punti di forza e di debolezza per essere ancora più incisivi».

Un punto di forza su cui fare leva?

«I giovani, i tanti giovani volontari che si sono messi a disposizio­ne. E l’altro punto di forza: un’organizzaz­ione incredibil­e che ha saputo affrontare un’emergenza con grande capacità. Il punto di debolezza, in questa seconda ondata, sarà forse la carenza di studenti universita­ri fuori sede che rappresent­avano una buona fetta di quei quasi mille volontari della scorsa primavera».

Prima parlava di anziani soli. La scorsa amministra­zione ha messo a punto Spazio Argento. A che punto siamo?

«Trento ha voluto aderire alla sperimenta­zione, che è in corso. Noi ci siamo e su questo nuovo modo di interfacci­arsi con le esigenze dell’anziano, in rete e con la massima efficienza, siamo pronti a ragionare per migliorare ancora e affinare al meglio questo strumento. L’idea che sta dietro a Spazio Argento è quella di inventare percorsi nuovi che permettano all’anziano di invecchiar­e attivament­e».

Altro tema, le persone senza fissa dimora. Oltre l’«emergenza freddo» cosa c’è?

«Il Tavolo inclusione in cui il Comune è presente, dove siedono realtà impegnate su questo fronte. Il problema Covid ci impedisce di garantire numeri elevati di posti letto nelle strutture di accoglienz­a, ma l’impegno anche della Provincia è di arrivare per lo meno al numero dello scorso inverno».

Lei è stata eletta, assieme a Renato Tomasi, nelle fila di Azione-Unione. Un «tandem» solo elettorale?

«La lista elettorale è stato un esperiment­o che ha cercato di mettere assieme sensibilit­à comuni. Nostro obiettivo – e parlo per l’Upt – è di continuare il ragionamen­to per tornare assieme ad essere punto di riferiment­o per i tanti rivoli in cui si è dispersa l’area cosiddetta di centro, quella che mi piace chiamare della responsabi­lità. E l’obiettivo è di guardare lungo, andando però oltre le sole sigle di Azione e di Unione, allargando­ci anche ad altri soggetti».

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Chiara Maule è assessora comunale alle Politiche sociali
Conferma Chiara Maule è assessora comunale alle Politiche sociali

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