Una lupa muore investita sulla tangenziale
L’animale è deceduto. E il Parco Adamello segnala la presenza di nuovi esemplari
TRENTO Andava alla ricerca di un nuovo territorio dove stabilizzarsi ma durante il viaggio ha dovuto attraversare tratti particolarmente urbanizzati e purtroppo uno di questi le si è rivelato fatale. È la storia di una giovane lupa di circa due anni, trovata morta ieri mattina sull’asfalto della tangenziale di Trento, all’altezza di Campotrentino.
A fare la segnalazione al «112» è stato un automobilista che ha notato la carcassa dell’animale a bordo strada. Sul posto, per il recupero, sono intervenuti i vigili del fuoco di Trento, accompagnati dagli operatori del corpo forestale provinciale. Questi hanno poi confermato che si trattava di un esemplare di lupo. Sono stati invece gli esami condotti dal medico veterinario a certificare che era una lupa, in buono stato di salute e di 26 chili e mezzo.
Il veterinario ha inoltre rilevato numerose fratture e un trauma cranico sul corpo della lupa, investita presumibilmente da un’auto mentre attraversava la strada. Non si sa però chi l’abbia investita. Probabilmente si trattava di un esemplare in dispersione, ossia alla ricerca di un nuovo territorio da occupare. Esemplari di questo tipo vengono segnalati regolarmente e «in tali fasi di spostamento — aggiungono i tecnici del corpo forestale —, a volte su grandi distanze dell’ordine di molte centinaia di chilometri, non è infrequente che i lupi attraversino anche fondovalle fortemente urbanizzati».
Nello stesso giorno del ritrovamento della lupa è arrivata però anche una bella notizia per gli appassionati della natura. Il Parco naturale Adamello Brenta ospita finalmente anche il lupo. «Già più di dieci anni fa alcuni lupi in modo occasionale transitavano all’interno del Parco — spiega lo zoologo del Parco, Andrea Mustoni — Ultimamente la presenza del lupo in Adamello e in Brenta si è fatta più assidua, quindi potremmo dire che è una nuova presenza ma che ha anche già un passato». Dopo anni di incontri con qualche esemplare di passaggio si può dunque confermare la presenza del lupo nella parte settentrionale del Parco. In tutto il Trentino, alla fine del 2019, si registravano 13 branchi di lupo, con una popolazione in aumento come nel resto delle Alpi. «C’è da dire a gran voce una cosa, molto semplice ma molto vera — aggiunge Mustoni — : il lupo non è pericoloso, come la maggior parte della gente può pensare. Noi siamo probabilmente condizionati da fiabe e racconti con i quali siamo cresciuti ma il lupo è un animale che non aggredisce»