Il parcheggio interrato, prima grana di maggioranza
Zanella cauto sulla proposta di Stanchina in piazza Venezia. «Ragioniamo bene»
Il parcheggio interrato di Piazza Venezia porta le prime agitazioni in giunta. Paolo Zanella, assessore con delega alla transizione ecologica, ha frenato gli entusiasmi del vicesindaco Roberto Stanchina. L’idea, invece, piace al presidente degli architetti, Marco Giovannazzi
TRENTO Non che si possa parlare di prima «crepa» in giunta, ma di distinguo e differenziazioni sì. La proposta lanciata ieri su questo giornale dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto Stanchina di un parcheggio interrato in piazza Venezia ha provocato la reazione — seppur composta — di Paolo Zanella, titolare della delega sulla Transizione ecologica: «Credo che sia necessaria una visione d’insieme, dentro un ragionamento più ampio in tema di mobilità urbana». Al netto del dibattito interno alla giunta, l’idea piace al presidente dell’Ordine degli architetti Marco Giovanazzi: «Piazza Venezia è un nodo importante della città, si proceda con un concorso di progettazione, così come avviene in tutto il mondo».
«Questo è un tema interessantissimo — spiega Giovanazzi — anche perché non si deve guardare all’opera come ad un semplice parcheggio. Può essere molto di più, si tratta di intervenire su una delle porte della città». Ma come? «Con il concorso di progettazione, che anche a Trento dovrebbe diventare lo strumento principe nella realizzazione di opere pubbliche. Un concorso — afferma l’architetto — aperto a contributi nazionali ma anche internazionali, che permetta di raccogliere le migliori proposte, per poi realizzarle». Spesso l’amministrazione si limitava ai «concorsi di idee»: «Che hanno impegnato i progettisti per poi diventare lettera morta. Qui si deve invece lanciare un concorso che prima raccoglie le idee, che ne seleziona alcune a cui chiede poi un’ipotesi di progettazione, rimborsata. E si sceglie il migliore, perché è proprio questo il punto, scegliere il migliore, con uno strumento usato in tutto il mondo ma non a Trento». Uno strumento che potrebbe premiare anche un trentino: «Per concorrere con i grandi studi nazionali e internazionali — spiega Giovanazzi — gli studi locali potrebbero mettersi assieme, associarsi nella progettazione per fare massa critica».
Per piazza Venezia, le idee non mancano: «L’intervento, anche solo pensando agli accessi al parcheggio, modifica l’intera area. Sopra c’è la possibilità di fare un parco meraviglioso, alcune realizzazioni a livello internazionale in questo senso sono incredibili, anche dal punto di vista naturalistico. Ma in generale, si interviene anche sulla mobilità, migliorandola. Mille cose si possono fare, ovviamente dentro un ragionamento complessivo della città». Giovanazzi è convinto che «il nodo di piazza Venezia» possa essere ripensato: «Diventerebbe un nuovo hub di accesso per quelli che vengono a Trento da est, dalla collina ma anche dalla Valsugana e dal Veneto. Oggi si è costretti a raggiungere piazza Fiera, aumentando il traffico in zona, in un’area già di per sé trafficatissima». Per un progetto che tenga conto del «ragionamento sulla città» si lavora in team: «I progettisti lavorano con esperti di mobilità, botanici, geologi. Un lavoro impegnativo che deve prevedere un rimborso. Questo si fa con i concorsi di progettazione — insiste il presidente dell’Ordine degli architetti — uno strumento di cui vorremmo si dotasse anche il capoluogo per gli interventi di edilizia pubblica».
Si diceva però dei contrasti in giunta, che dev’essere convinta dell’opera per procedere. Ed è questa convinzione che sembra traballare. Se l’assessore Stanchina la propone convinto — e a dire il vero la ripropone, perché già negli scorsi anni l’aveva sostenuta, senza tuttavia riuscire a convincere la giunta Andreatta — l’assessore Paolo Zanella mette le mani avanti: «Ogni proposta va inserita in un piano generale, in questo caso il Piano della mobilità. Credo che un parcheggio pubblico a ridosso del centro storico rischi di diventare l’ennesimo attrattore di traffico. Eventualmente, meglio ragionare su un parcheggio pertinenziale».