«Un bistrot informale con menu tradizionale»
Dopo i Tre Garofani nuova attività in centro. «Qualità informale»
TRENTO La necessità aguzza l’ingegno, recita un vecchio proverbio ed è proprio quello che hanno fatto tre giovani, trentenni e intraprendenti trentini — Alessandro Coser, Ivan Fonsatti e Andrea Buselli — amici dai tempi dell’università, che un paio di anni fa hanno deciso di fondare Nunu’s, azienda con base a Terlago specializzata in food truck gourmet, gestione di eventi e grandi aree food and beverage: nel 2019 Nunu’s ha gestito in Trentino le aree ristoro dei mondiali di motocross, di downhill, di vela e di sci alpino (la TreTre di Madonna di Campiglio), nonché del Giro del trentino, mentre fuori regione tutte le tappe della Color Run della Gazzetta dello Sport, del Pistoia Blues e del GP di Monza.
«Poi è arrivata questa pandemia — racconta Coser — e quindi abbiamo cercato di reinventarci per salvare il nostro business, il nostro personale e le nostre strutture». Così hanno prima rilevato e ripensato il Caffè Incontro delle Albere e ora stanno per aprire il Nunu’s Bistrot negli spazi dello storico ristorante Ai Tre Garofani di Trento, che i titolari hanno deciso di chiudere per dedicarsi alla realizzazione di un b&b e di altri progetti in divenire.
Coser, come è nata Nunu’s?
«Ivan, Andrea e io siamo amici dai tempi dell’università. Finiti gli studi Ivan e io abbiamo gestito una società di sport management che ci ha consentito di girare molto e renderci conto dell’enorme potenziale della parte food degli eventi sportivi e non. Andrea, invece, ha fatto esperienze nel mondo dello sci e poi ha aperto un’enoteca a Modena. A un certo punto ci siamo ritrovati e abbiamo deciso di fondare Nunu’s, con l’idea di unire alla cultura dello street food un concetto più gourmet, dall’hamburger alla pizza, e lavorare con ingredienti sia trentini sia italiani, puntando tutto sulla qualità. Poi è arrivato il Covid-19…»
E quindi cosa avete fatto?
«Tutti gli eventi sono stati annullati o comunque si svolgono senza pubblico o con pubblico limitato. Abbiano quindi cercato di reinventarci, facendo uno sforzo personale enorme per mantenere attiva tutta la nostra struttura: abbiano 15 dipendenti, sei food truck vintage e moderni, due cucine da campo, quattro mezzi frigo e non, un laboratorio di produzione a Terlago e un magazzino con officina per i mezzi. Dovevamo trovare una soluzione. Inizialmente abbiamo lavorato per le mense, abbiamo portato lo street food all’interno delle aziende, poi abbiamo deciso di avviare due progetti: il primo è stato quello del Caffè Incontro by Nunu’s, nel quartiere delle Albere a Trento: dal primo agosto proponiamo colazioni, pranzi di lavoro e aperitivi gourmet, con un’ampia proposta cocktail e vini, la nostra cantina è molto ben fornita. Il sabato e la domenica, inoltre, dalle 9 alle 14 offriamo la formula brunch». Siamo poi subentrati all’attività del ristorante Ai Tre Garofani, in via Mazzini a Trento, dovevamo aprire a settembre, ora speriamo di riuscire a inaugurare il primo dicembre».
Come sarà il Nunu’s Bistrot?
«L’idea che vogliamo portare avanti è quella della qualità, in un locale informale e giovanile. Il format sarà quello di una cucina italiana tradizionale, dove la protagonista sarà la grande materia prima. Lo chef sarà Alessandro Zecchini, che è stato nella brigata di Alfio Ghezzi ai tempi della Locanda Margon, seguendo successivamente il ristorante della Tenuta Podernovo in Toscana, sempre di proprietà della famiglia Lunelli. A pieno regime saranno disponibili 60 posti interni, più il dehor estivo (25 posti). Ci sarà anche una sala dedicata a chi vuole degustare uno speciale menu gourmet e uno dei nostri fiori all’occhiello sarà anche la carta vini: avremo circa 400 referenze, italiane ma anche molte straniere. Infine, molta attenzione sarà dedicata ai cocktail con una proposta che potrà anche essere abbinata ai vari piatti del ristorante».
Alessandro Coser Siamo partiti con street food gourmet nei grandi eventi sportivi.
Con Covid tutto è cambiato e ora ci siamo voluti reinventare