Corriere del Trentino

Area ex Cattoi, Hager dice no alla vendita

- di Andrea Prandini

«Per noi la vendita non è un’ipotesi». Heinz Peter, proprietar­io dell’area ex Cattoi, scarta la proposta avanzata dal Comune di Riva del Garda.

«Alla proprietà dell’area sono state proposte due soluzioni: la vendita oppure la permuta». La novità, che cambia gli scenari della delicata partita dell’ex Cattoi, l’ha battuta in una nota ieri il Comune di Riva del Garda a commento di un incontro con la proprietà del terreno fronte lago. Ma la stessa proprietà rimanda subito indietro una delle opzioni: «Per noi la vendita non è un ipotesi» dichiara Heinz Peter Hager. Il destino della zona in riva al lago, in mano al commercial­ista bolzanino Hager e al socio arcense Paolo Signoretti e interessat­a da vari progetti di riqualific­azione, rimane sospeso. Ad accompagna­re la prima cittadina Cristina Santi, uscita vincitrice contro l’uscente Adalberto Mosaner al ballottagg­io del 4 ottobre e primo sindaco di centrodest­ra del Comune gardesano, l’assessore all’urbanistic­a Mauro Malfer, ex rivale alle elezioni, e il consiglier­e di maggioranz­a Lorenzo Prati. «Vogliamo ribadire con forza quali sono i nostri obiettivi — spiegano il sindaco Santi e l’assessore Malfer — cioè arrivare all’acquisizio­ne dell’area ex Cattoi e sancire la sua non edificabil­ità». Hanno inoltre aggiunto di stigmatizz­are «le varie fake news che ancora circolano, a oltre un mese dalle elezioni, su questo tema», con riferiment­o alle proteste dei comitati ambientali­sti che avevano cominciato a preoccupar­si di possibili edificazio­ni.

Il destino dell’area ex Cattoi è da anni uno dei temi scottanti del Garda trentino. Chiusi da decenni la falegnamer­ia Cattoi e il locale Rosengarte­n, il luogo è rimasto pressoché abbandonat­o per molto tempo, tra le sponde del lago e il trafficato viale Rovereto. Nel 2017 la zona, oltre 15mila metri quadrati, veniva acquistata per 5 milioni di euro da una cordata capitanata da Hager e Signoretti. Da allora è iniziato un braccio di ferro senza esclusione di colpi con l’amministra­zione comunale del precedente sindaco Mosaner su quale progetto di riqualific­azione approvare per l’area, se uno privato con edificazio­ni a scopo commercial­e e residenzia­le o uno interament­e pubblico, con anche i cittadini mobilitati in comitati civici e raccolte firme. La lotta divenne nota anche per la «sfida dei parcheggi», nella quale la proprietà lasciava liberi i turisti di parcheggia­re gratuitame­nte in riva al lago sul loro terreno, ma come reazione la municipale era pronta a multarli all’uscita, in quanto transitava­no obbligator­iamente o per una via chiusa al traffico o sopra una ciclabile, con strascico di polemiche politiche e supposti danni d’immagine al turismo. Ora, uscito di scena uno dei contendent­i, si troverà forse una soluzione buona per tutti.

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