Cgil critica: «Manca una visione» Sì di Artigiani e Confindustria
Grosselli: abbiamo chiesto un incontro urgente al governatore
TRENTO Il problema, spiega, non riguarda la parte finanziaria. «In questo momento — osserva il segretario della Cgil Andrea Grosselli — non c’è una difficoltà estrema nell’equilibrio di bilancio». Le risorse, in sostanza, ci sono. A mancare, però, è un altro aspetto. Centrale quanto i numeri: «Mancano le scelte di fondo — elenca Grosselli — le priorità, la programmazione». In una sola parola: la visione. «Nella manovra si fa di tutto un po’» prosegue il segretario della Cgil. Che passa in rassegna le mancanze considerate più gravi. «Dal punto di vista della salute, è necessario investire sulla sanità territoriale». Mentre sul fronte istituzionale «mancano le scelte sugli assetti». Ancora, «non c’è un piano sulla parte assistenziale». E per quanto riguarda le opere, al netto degli elenchi, la priorità secondo Grosselli andrebbe posta «sulla messa in sicurezza del territorio, sull’adattamento ai cambiamenti climatici: interventi immediatamente cantierabili e un volano per il turismo». È però sulle politiche per il lavoro e su quelle industriali che il sindacalista insiste di più. «Qui si lavora a spot» avverte Grosselli. Partendo dal primo punto: «Per i lavoratori non c’è nulla. Gli incentivi per gli stagionali? Sono contributi agli operatori. Non demonizzo lo strumento, ma si deve tenere conto che quest’anno i contratti saranno più brevi: servono coperture più ampie per cercare di trattenere i lavoratori in un settore dove si fa sempre più fatica a trovare personale». E sulla partita industriale: «Non si affrontano nodi come la competitività, la rigenerazione del tessuto industriale». Per questo i sindacati hanno scritto al governatore Maurizio Fugatti chiedendo un incontro urgente per discutere proprio dei contenuti della manovra. E per ribadire una richiesta già avanzata nei giorni scorsi: «Serve — conclude Grosselli — un patto di legislatura».
Meno critiche le valutazioni di associazione Artigiani e Confindustria. Che si riservano qualche giorno per analizzare nel dettaglio «la mole di materiale che ci è stato consegnato» spiegano i vertici. I quali, a una prima analisi, promuovono la direzione indicata dalla giunta provinciale. «Mi pare di poter dire che la strada imboccata è quella giusta» osserva Fausto Manzana,
presidente di Confindustria. «Questo — aggiunge — non è un momento facile, né per il governo provinciale né per le imprese. Ma mi pare che il lavoro fatto segua la narrazione che era stata impostata. Per quanto ci riguarda, avevamo presentato il nostro documento prima di avere in mano le carte della manovra, che poi ci è stata presentata. Mi pare che quanto è stato dichiarato stia prendendo forma». Anche se, assicura Manzana, «noi daremo il nostro contributo: si tratta pur sempre della legge principe della Provincia».
Punta l’attenzione su due aspetti della manovra Marco Segatta, presidente degli Artigiani. «Mi pare molto positivo — dice — il fatto che non sia stato toccato l’Imis. Per la nostra categoria è un passaggio davvero importante». Poi ci sono i cento milioni alla sanità: «In un momento come questo, con la seconda ondata della pandemia ancora in corso, credo che questo stanziamento sia stato più che opportuno».
100
Milioni
Sono le risorse in più che il governo provinciale ha stanziato a favore della sanità all’interno della manovra finanziaria 2021-2023