Per i Mainfelt un irish folk rock travolgente. E tre ballate da ricordare
«Royal Rover» è il nuovo album degli altoatesini Mainfelt, quartetto folk-rock formato in Val Venosta nel 2014 da Patrick Strobl (voce e chitarra), Klaus Telfser (basso), Ivan Miglioranza (banjo e chitarra elettrica) e Manuel Gschnitzer (batteria). La band è cresciuta dall’esordio di «Backwords around the sun» (2017) e la voce calda e potente del frontman Patrick Strobl è sempre più padrona della scena. Del resto anche l’ep «Vice and Virtue» (2018) aveva certificato la crescita del gruppo grazie a due brani molto intensi come «Fading» e «It’s over», accompagnati da video di ottima fattura. «Royal Rover» è stato pubblicato a maggio, con la title track che segue le coordinate dell’irish-folk-rock più travolgente, come i Mainfelt hanno abituato il loro pubblico soprattutto nei concerti dal vivo. Questo 2020 atipico ha penalizzato la promozione dell’album , ma un ascolto più approfondito svela sfumature inattese nelle ballate come «Falling», «Colder» e «Summer rain». La voce di Patrick Strobl diventa quella di un morbido crooner capace di accarezzare piuttosto che sferzare e invitare al ballo. Le radici americane e irlandesi si mescolano alle voci della tradizione per un disco destinato a durare.