Il coraggio di Margherita «Un concerto senza fan»
La cantautrice romana Vicario con la band al Teatro Sociale per Upload On Tour «Così nascono i miei brani e i miei video. Che ridere sul set con Woody Allen»
La spumeggiante vitalità di Margherita Vicario è pronta per sprigionarsi questa sera in diretta streaming dal Teatro Sociale di Trento (ore 22.30) per la tappa trentina di Upload On Tour.
L’attrice e cantautrice romana si esibirà in concerto assieme alla sua band al termine di una serata che vedrà sfilare sul palco del principale teatro cittadino Warteraum (Tirolo), Hyppoch (Trentino) e Dodicianni (Alto Adige). Nata a Roma nel 1988 da una famiglia di artisti, Margherita è infatti figlia del regista Francesco Vicario e nipote dell’attrice Rossana Podestà. Dopo essersi rivelata nella serie tv I Cesaroni, ha proseguito sia nel cinema che nella musica come testimonia il suo primo album Minimal Musical (2014), candidato al Premio Tenco come miglior opera prima. Nel 2019 i singoli Mandela e Abauè
(morte di un trap boy) aprono un nuovo percorso musicale con l’etichetta torinese Inri, per la produzione di Dade Pavanello, proseguito quest’anno con l’uscita di Pincio e Pina colada, in duetto con il rapper Izi, uno dei brani più ascoltati di questa estate.
Margherita Vicario, che effetto le fa un concerto senza pubblico?
«In effetti è una prima volta ma lo era anche questa estate quando ci siamo trovati a suonare davanti alla gente rigorosamente seduta. Quando sono sul set c’è comunque sempre un pubblico fatto di tecnici e operatori, quindi cercherò di essere brava a immaginarmi quello che non si vede. Il concerto è per me l’evento teatrale per eccellenza e avrò la fortuna di avere la mia band: partiremo con la nostra scaletta e magari cambieremo qualcosa in corsa».
Torna a Trento dopo il bagno di folla del Poplar Festival un anno fa?
«Me lo ricordo bene perché era l’ultima data del tour estivo e c’erano anche Giorgio Poi e Franco 126. Ma la prima volta che mi sono esibita a Tren
to è stato nel 2013 all’Auditorium Santa Chiara: invitata da mia nonna Rossana Podestà per una serata dedicata a Walter Bonatti ho proposto la canzone Se riesco parto».
Recitare e cantare la porta a curare molto la realizzazione dei suoi video?
«Quando scrivo le canzoni mi viene naturale immaginarmi le scene e parto sempre da un’idea cinematografica. Con Francesco Coppola, il regista dei video delle mie ultime canzoni, c’è un rapporto complementare perché riesce a portare a galla quello che la canzone esprime. In Pina Colada è riuscito a realizzarlo in modo estremo, mettendo al centro gli affetti personali».
Che ricordo ha di Woody Allen che nel 2012 l’ha diretta in «To Rome with love»?
«Ho avuto la fortuna di recitare proprio nell’episodio del film in cui recitava lui, quindi l’ho potuto apprezzare da vicino anche come attore. Ho condiviso cinque o sei scene e in un’occasione mi sono dovuta nascondere per evitare di scoppiare a ridere per la sua incredibile capacità di improvvisazione». A che punto è la lavorazione del nuovo album?
«Il disco è stato rallentato dal lockdown di primavera, che non ci ha consentito di finirlo vivendo io a Roma e il mio produttore Dade a Torino. L’uscita dipende anche dalla promozione di un’attività live che al momento non è possibile programmare: i tempi sono instabili ma è certo che uscirà, anche perché ho già il titolo pronto e non vorrei che nel frattempo qualcuno me lo rubasse».