Muore sulle tracce del camoscio
Il fotografo De Marco precipita per 100 metri. Canazei, perde la vita un bellunese
Una caduta fatale ha spento per sempre il suo sguardo sulla natura. È stato trovato morto sul monte Cavallazza del Lagorai, il fotografo, documentarista, Silvano De Marco, 65 anni di Tesero. L’uomo non dava più notizie da giovedì e gli amici avevano lanciato un appello. Il fotografo è stato trovato dopo dieci ore di ricerche alla base di un canalone, è scivolato per cento metri. Stesso triste destino per un ex giardiniere di Belluno, 67 anni, morto ieri a Canazei.
TRENTO Un documentarista e fotografo naturalista amatoriale, un «esteta delle bellezze della montagna». Silvano De Marco, 65 anni, di Tesero, non si staccava quasi mai dalla sua telecamera e con il passare degli anni aveva creato «un immenso e meraviglioso archivio», da cui attingeva anche l’Apt della valle di Fiemme.
Giovedì pomeriggio si trovava sul monte Cavallazza del Lagorai per andare «sulle tracce del camoscio», proprio come recita il titolo di un suo libro. Ma nel corso dell’escursione una caduta fatale ha spento per sempre il suo sguardo sulla natura. Un incidente simile, con le stesse tragiche conseguenze, si è verificato purtroppo anche il giorno dopo sul sentiero Viel de Pan, a Canazei, dove ha perso la vita un escursionista bellunese di 67 anni, Franco Gelain.
Silvano De Marco è stato trovato morto ieri mattina, dopo quasi dieci ore di ricerche, alla base di un canalone di ghiaioni, in cui probabilmente si è rotolato per oltre cento metri. A lanciare l’allarme, la sera prima, erano stati i suoi amici. «Ho deciso di fare un appello sui social perché non l’avevano visto rientrare a casa — racconta l’amica Federica Cerri, responsabile dell’ufficio comunicazione dell’Azienda di promozione turistica della valle di Fiemme —. Ero certa che qualcuno avesse visto la sua auto». E in effetti dopo nemmeno dieci minuti è arrivata una segnalazione da un altro fotografo, che aveva visto la Dacia Duster del sessantacinquenne al parcheggio del Passo Rolle.
A quel punto, attorno alle 21, sono scattate le operazioni di ricerca da parte degli operatori del Soccorso alpino di San Martino di Castrozza, supportati dalla polizia della montagna di Moena e della guardia di finanza di Passo Rolle. I soccorritori hanno perlustrato diversi sentieri fino alle due di notte, per poi riprendere le ricerche alle prime ore di ieri mattina. Alle 9.30, infine, è stato ritrovato il corpo dell’uomo, vicino alla parete sud della Cavallazza Piccola. «Era un esteta delle bellezze della montagna — ricorda Federica Cerri, che non riesce a trattenere le lacrime —. Si appostava per ore e ore in attesa di una specie di uccelli o di un altro animale e faceva dei filmati che avevano una dignità pazzesca». Una passione, quasi uno stile di vita, a cui Silvano De Marco, celibe e senza figli, ex dipendente del negozio Dolomiten Sportswear, si era dedicato specialmente negli ultimi anni dopo aver raggiunto la pensione.
Era in pensione da una decina di anni anche Franco Gelain, l’escursionista bellunese che ieri pomeriggio è scivolato per circa 150 metri lungo un pendio erboso mentre percorreva con la compagna il sentiero Viel del Pan, a Canazei. Sul posto, attorno alle 16, è arrivata in elicottero un’equipe sanitaria, ma i medici purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.
Il sessantasettenne era stato dal 1979 fino a dieci anni fa il giardiniere del Comune di Belluno, ma era anche un artista, autore di molte delle sculture di piante e fiori che addobbano le aiuole e i giardini pubblici di tutto il centro cittadino.
Il ricordo «Silvano era un esteta delle bellezze montane»