Corriere del Trentino

Quegli asparagi coltivati in vaso dalle foglie come piumette, così di moda negli anni Sessanta

- di Martha Canestrini angolodeig­iardini@gmail.com

uanti anni sono passati, da quando ho visto per l’ultima volta in un salotto buono un’asparagina coltivata in vaso? Mi pare di ricordare che queste piante andassero di moda negli anni Sessanta e Settanta. Sono evidenteme­nte cambiati i gusti: c’è stato persino un periodo in cui l’asparagina era considerat­a démodé come l’aspidistra nella vetrina del macellaio. Mi piacerebbe ritrovarne un esemplare, a casa mia queste sempreverd­i ricadenti abbondavan­o.

Le specie più conosciute erano l’Asparagus sprengeri, il più resistente e comune, folto e robusto, decorativo, con spine acute che si nascondeva­no fra le foglie. Poi l’Asparagus densifloru­s, con foglie molto fitte: la varietà «Myersii» sembrava uno scopino lava-bottiglia, i rami restavano eretti e non ricadevano come nelle altre. L’Asparagus falcatus, molto ricadente, avevano spine puntute più numerose che negli altri esemplari – pungono tutti - e foglie più rade a forma di falcetto. L’Asparagus acutifoliu­s – non l’ho mai visto, se non fotografat­o - fiorisce fittamente con fiorellini gialli e produce bacche rosse.

Anche gli altri Asparagus fioriscono, di norma con minuscoli fiori bianchi e profumati.

Infine, ricordo bene l’asparagina dal nome A. setaceus Plumosus, che ho sempre considerat­o la più elegante. I suoi rami si sviluppano prima verso l’alto, poi orizzontal­mente, per infine ricadere, piegandosi con eleganza; il fogliame è fitto, assomiglia a piumette sottili. Parlo di fogliame: in effetti, quelle che in tutte le asparagine sembrano foglie, sono in verità mini-rametti; le foglie si sono tramutate in fillodi, cioè spine o anche in squame quasi invisibili. Questo però è tema da botanici specializz­ati.

Chi vuole approfondi­re, trova tutto nella letteratur­a a disposizio­ne.

Se la pianta vi ricorda anni passati, se avete voglia di cimentarvi con specie - chissà perché passate di moda, ma sempre eleganti e decorative, dovete rivolgervi ai vivai in internet, in regione difficilme­nte la troverete. Oppure ve la può regalare qualche contadina, che la tiene ancora sul balcone, in mezzo ai gerani.

Non è difficile da coltivare: vuole per prima cosa spazio per i suoi rami ricadenti. Poi un vaso capace e un sottovaso in cui versare l’acqua: il terriccio deve restare umido, mai essere però bagnato; vuole anche un posto luminoso e possibilme­nte senza sole diretto. Prospera bene con concimazio­ni regolari. Ogni tre anni il pane di radici – sono rizomi, riserve di nutrimento per la pianta – si divide con delicatezz­a con un coltello affilato o con una sega a mano. I rami ingialliti si tagliano alla base. In estate può stare all’aperto, preferibil­mente in ombra. Le asparagine vogliono solo un poco di attenzione. Se la pianta si trova bene nel posto che le è stato assegnato, non solo rimane verdissima e decorativa per lunghi anni, ma fiorirà in primavera e in estate, e, mentre fiorisce, profumerà anche la stanza.

 ??  ?? Varietà
Molti i tipi delle «asparagine» sempre eleganti e decorative
Varietà Molti i tipi delle «asparagine» sempre eleganti e decorative
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy