Rimborsi gonfiati: chiuse le indagini Accuse confermate per 3 ex consiglieri
Per Mellarini, Bezzi e Viola l’accusa è di truffa e falso. Archiviato l’ex governatore Rossi
I reati ipotizzati dall’inchiesta della Procura erano truffa e falso. Ora l’indagine della Procura è chiusa e per l’ex assessore provinciale Tiziano Mellarini e gli ex consiglieri Giacomo Bezzi (allora Forza Italia) e Walter Viola (Progetto Trentino), che avrebbero «gonfiato» i rimborsi chilometrici (la cifra contestata arriva quasi a 13mila euro) l’accusa è stata confermata. Con l’avviso della chiusura delle indagini preliminari sui rimborsi provinciali, quindi, i tre indagati avranno tempo 20 giorni per depositare le memorie o per farsi interrogare. Bezzi avrebbe già depositato il fascicolo. Nell’ambito della stessa indagine è stata già disposta l’archiviazione per l’ex governatore Ugo Rossi, per l’ex assessore Mauro Gilmozzi e l’ex consigliere Giuseppe Detomas.
TRENTO I reati ipotizzati dall’inchiesta della Procura erano truffa e falso. Ora l’indagine presa in carico dal Pm Camine Russo è chiusa. Per l’ex assessore provinciale Tiziano Mellarini e gli ex consiglieri Giacomo Bezzi (allora Forza Italia) e Walter Viola (Progetto Trentino), che avrebbero «gonfiato» di 13mila euro circa i rimborsi chilometrici, l’accusa è stata confermata. Con l’avviso della chiusura delle indagini preliminari sui rimborsi provinciali, quindi, i tre indagati avranno tempo 20 giorni per depositare le memorie difensive. Passaggio che Giacomo Bezzi avrebbe già provveduto a fare
La vicenda affonda le radici indietro nel tempo. Precisamente nel febbraio del 2019, quando nel corso di un’operazione della Guardia di Finanza erano state esaminate tutte le carte riguardanti i rimborsi chilometrici relativi a spese di viaggio e di missione dei membri del consiglio provinciale. I fatti contestati risalgono alla scorsa legislatura. Periodo in cui i tre consiglieri indagati avevano richiesto rimborsi che secondo l’accusa non erano in linea con i criteri per beneficiare di tali sovvenzioni.
Le Fiamme Gialle avevano individuato in tutta la rosa dei consiglieri 434 irregolarità. Bezzi avrebbe dichiarato itinerari non corrispondenti al vero in 155 occasioni, Viola in 222; Mellarini in 45. Si tratterebbe in questi casi di rimborsi percepiti indebitamente, arrivando a un totale di 12.391 euro. All’ex assessore Mellarini erano stati contestati 1.507 euro; all’ex consigliere Bezzi ne 6.493 euro; mentre all’ex consigliere Viola 4.391. Cifre di cui il pm Carmine Russo, a marzo, aveva chiesto al gip Enrico Borrelli il sequestro preventivo, ottenendolo.
I tre indagati avrebbero dichiarato itinerari non compiuti al solo scopo di gonfiare la somma del rimborso finale. Anche se non si tratta di somme da capogiro, i tre consiglieri dovranno comunque rendere conto delle proprie azioni. Tra i tragitti contestati a Bezzi, figura un OssanaTrento-Ossana compiuto il 26 gennaio 2017, quando in realtà il consigliere era in viaggio verso Malpensa per motivi personali. Viola, invece, avrebbe sostenuto spese fantasma per viaggi da Trento a Cavedago, dove l’ex consigliere provinciale ha una casa. Infine, tra i rimborsi «incriminati» dell’ex assessore Mellarini figurano missioni a Mezzocorona. Ma secondo l’accusa né Viola né Mellarini si sarebbero mossi nel giorno segnalato.
Ora arriva la conferma dell’accusa, a cui Viola continua a reagire fiducioso. «Nulla di nuovo, le indagini devono andare avanti. Ora presenteremo la memoria. Da parte mia c’è piena fiducia, ho le mie motivazioni. Vedremo con pazienza che cosa accade», dichiara l’ex consigliere. Nella prossima fase, il pm valuterà se formulare la richiesta di rinvio a giudizio degli indagati, aprendo quindi la fase processuale.
Nell’ambito della stessa indagine è stata già disposta l’archiviazione per l’ex governatore Ugo Rossi, per l’ex assessore Mauro Gilmozzi e l’ex consigliere Giuseppe Detomas . di confronto con consiglio, sindaci e organizzazioni sanitarie in vista della riorganizzazione dell’Azienda sanitaria. Demagri ha chiesto invece una comunicazione «trasparente».
Riforma del turismo, invece, al centro della seconda commissione. L’organismo consiliare ha esaminato il regolamento di esecuzione della legge, soffermandosi sulla tassa di soggiorno. «Si prevedono — ha spiegato l’assessore Roberto Failoni — due step successivi, fino al 30 novembre 2021 e dal primo dicembre 2021, e quindi due tariffari in aumento, con l’obiettivo di mettere in sicurezza il turismo e la relativa promozione con gli introiti dell’imposta di soggiorno». La tassa sarà graduata a seconda delle stelle dell’albergo, da 1 a 3 euro. «Prevediamo — ha aggiunto l’assessore — un incasso molto importante, che darà tranquillità ai territori».