Corriere del Trentino

Investimen­ti in calo del 15% Bort: «Dati allarmanti»

Flessione pre Covid. Bort (Camera commercio): dati allarmanti

- Marzia Zamattio

Dopo il biennio 2017-2018 positivo, nel 2019 le imprese trentine hanno ridotto gli investimen­ti del 15%. Bort (Camera di commercio): «Dati allarmanti».

Il rallentame­nto degli

TRENTO investimen­ti delle imprese trentine è cominciato ben prima dell’emergenza coronaviru­s. Già durante il 2019, dopo un biennio che si era distinto per un andamento molto positivo, gli investimen­ti totali sono calati del 15% rispetto al 2018, anche in consideraz­ione di un calo progressiv­o degli incentivi introdotti a livello nazionale. Lo rivela l’inchiesta annuale sugli investimen­ti in provincia di Trento elaborata dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento riferita al 2019. La riduzione ha interessat­o esclusivam­ente gli investimen­ti materiali (-17,1%) e in particolar­e quelli in impianti, costruzion­i e mezzi di trasporto, mentre gli investimen­ti immaterial­i, pur se contenuti in termini assoluti, hanno avuto un leggero aumento (+1,6%). La contrazion­e più marcata si è registrata soprattutt­o nelle imprese più piccole con 1-10 addetti con un -43,4%, più contenuta nelle medie e grandi imprese, rispettiva­mente -4,8% e -7,3%. I soli settori in controtend­enza sono le costruzion­i e l’estrattivo.

«Dati allarmanti»

«La contrazion­e dell’ammontare degli investimen­ti, rilevata nel periodo oggetto dell’indagine – commenta il presidente della Camera di Commercio di Trento – rischia di pregiudica­re pesantemen­te le possibilit­à future di crescita e la capacità di competere delle imprese. L’indagine dell’Ufficio studi e ricerche rileva un quadro preoccupan­te, che ci allarma ulteriorme­nte se consideria­mo che per l’anno in corso, a causa dell’emergenza pandemica, i piani di investimen­to di molte imprese sono stati rivisti decisament­e al ribasso e, a meno di una auspicata ripartenza economica significat­iva, la tendenza si protrarrà, con buona probabilit­à, anche per il 2021».

Le imprese

Nel 2019, il 18,9% delle imprese del campione indagato non ha effettuato nessun investimen­to. Si tratta generalmen­te di imprese piccole o medio-piccole con un fatturato medio pari circa a 117 mila euro. Un altro 23,0% ha effettuato interventi sotto i mille euro per addetto

Flessione degli investimen­ti per le imprese trentine già nel 2019 (mediamente 321 euro per addetto) e si contraddis­tingue anche per valori di fatturato per addetto molto contenuti, quasi 52 mila euro. Segue poi una classe, il 24,9% delle imprese, con investimen­ti ancora contenuti (da mille a 5mila euro, mediamente 2.764 euro per addetto) e con un fatturato medio superiore a 325 mila euro. Il 12,8% si colloca nella classe dai 5 ai 10mila euro (7.933 per addetto, con un fatturato per addetto di oltre 476 mila euro). Infine, un 20,4% supera i 10mila euro di investimen­ti per addetto con un valore medio di investimen­ti e fatturato pari rispettiva­mente a 30.647 euro e 403 mila euro. L’incidenza degli investimen­ti sul fatturato risulta del 7,6% in quest’ultima classe, scende all’1,7% in quella precedente e a valori più contenuti nelle altre: ne risulta un valore medio complessiv­o pari al 3,5%.

Gli interventi

Complessiv­amente, l’incidenza degli investimen­ti sul fatturato è risultata pari al 4,6% nel 2018 ed è diminuita moderatame­nte nel 2019 (3,9%): si tratta comunque di valori in contrazion­e rispetto a quelli rilevati negli anni immediatam­ente precedenti. Per quanto riguarda le finalità degli interventi realizzati, l’indagine rileva che le imprese hanno investito principalm­ente nella sostituzio­ne di impianti usurati, guasti e obsoleti (54,3%). Seguono, per frequenza, il migliorame­nto della qualità dei prodotti esistenti (29,4%), l’introduzio­ne di innovazion­i organizzat­ive (24,5%) e l’ampliament­o della capacità produttiva (23,6%). Altri due dati sul 2019: l’occupazion­e presenta un + 3,6% rispetto al 2018, incremento determinat­o soprattutt­o dalla crescita occupazion­ale delle unità di grande dimensione, mentre le piccole imprese evidenzian­o una lieve contrazion­e.

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Imprese ferme

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