«Interramento, lavori ritardati per il Covid»
Filippo Degasperi è aspro: di fronte alle spiegazioni fornite dal governatore Maurizio Fugatti sui ritardi della progettazione della circonvallazione cittadina, il consigliere di Onda civica non nasconde un moto di stizza. Nella risposta alla sua interrogazione di qualche settimana fa — che chiedeva conto dell’allungamento dei tempi —, il presidente della Provincia ha precisato, in sostanza, che «la project review della circonvallazione di Trento, in capo a Rfi spa, sta procedendo secondo quanto concordato tra le parti sottoscrittrici del protocollo d’intesa tra Provincia, Comune di Trento e Rfi». Parti, ha aggiunto Fugatti, «che hanno riconosciuto le evidenti difficoltà logistiche degli ultimi mesi imputabili all’emergenza sanitaria Covid 19». «Le attività progettuali — ha proseguito il governatore — sono dunque in corsi e gli approfondimenti sugli aspetti idraulici e geologici strettamente legati alla progettazione preliminare sono in fase di ultimazione». Rinviato a un comunicato stampa di Bbt, invece, l’aggiornamento sulla situazione dei cantieri del tunnel di base del Brennero. «La circonvallazione — è il commento di Degasperi — è l’opera più importante per il capoluogo. Non ci si può limitare a dare la colpa al Covid per i ritardi». Senza contare, aggiunge il consigliere, che sulla circonvallazione «nessuno ha messo un euro». Il riferimento è ai 32 progetti del Recovery Fund. «Piuttosto — accusa — si scommette sui treni a batteria per la linea della Valsugana, una proposta che avevo avanzato e che era stata bocciata. Ma non si era parlato di elettrificazione della Valsugana? In Veneto stanno già lavorando».