L’online del Teatro Cristallo comincia con l’odio sul web
Oggi su Facebook Il prof Federico Faloppa incontra Marco Aime per parlare degli hater «nascosti» Secondo appuntamento venerdì con Pasquale Profiti e Alberto Conci sul post Covid
Primo appuntamento, oggi alle 18, con la «programmazione virtuale» del Teatro Cristallo di Bolzano che prosegue la stagione, interrotta dalle misure anticovid, riadattandola alla situazione e spostandola sulla sua pagina facebook. Ad aprire le danze dei «digital event» sarà l’antropologo e scrittore torinese Marco Aime che «incontrerà» il docente di lingue moderne Federico Faloppa in un dialogo dal titolo «Il linguaggio dell’odio».
Professore universitario a Reading, in Gran Bretagna, e vicepresidente della Fondazione Alexander Langer di Bolzano, nel suo ultimo libro Manuale di resistenza alla
violenza delle parole Faloppa spiega come non siano solo gli incitamenti all’odio sul web, «urlati in maiuscolo dai leoni da tastiera», o «le invettive dei corsivisti più spregiudicati» a sostenere dinamiche umilianti cavalcate da parole che feriscono. «Da sempre — spiega il docente e scrittore — il discorso d’odio agisce anche in modo subdolo, politicamente trasversale e in forme meno esplicite: con metafore, reticenze e false ironie si esprime spesso al riparo da accuse e provvedimenti giudiziari, disseminando parole offensive, narrazioni stereotipate, stratagemmi retorici capaci di fomentare, in sordina, vecchi e nuovi hater».
Un tema più che mai attuale di cui Faloppa dialogherà con Marco Aime, il docente di antropologia culturale dell’Università di Genova già vincitore del Premio Chatwin e del Premio Albatros con il suo libro di racconti Taxi Brousse e che proprio quest’anno, con Luca Borzani, ha pubblicato il volume Guida minima all’Italia
cattivista. L’incontro, che si terrà in diretta facebook, verrà registrato e nei prossimi giorni il video sarà reso disponibile sul canale YouTube del Cristallo.
L’iniziativa degli eventi digitali nasce da una precisa volontà dell’istituzione culturale
bolzanina in un momento di particolare difficoltà per il settore. «Se il teatro si deve per forza fermare per cause inderogabili di emergenza e di rischio sanitario — precisa una nota del Cristallo — la ricerca e la rappresentazione del senso del vivere non si può fermare. Deve procedere. E così abbiamo pensato che nei prossimi mesi di restrizioni e di chiusure fosse importante esserci e mantenere un collegamento con il pubblico anche se le porte rimarranno chiuse».
È nata così la rassegna di incontri e dialoghi via web, «per cercare di capire il tempo che stiamo vivendo, lo spazio fisico che stiamo abitando, il significato delle parole che stiamo utilizzando e i sentimenti che accompagnano le nebbie di un presente effimero e relativo. Perché il teatro è la vita e se si ferma si sospende la vita, perché è sul palco che la vita viene messa in scena con le sue contraddizioni e con quel gioco sottile di amore e morte che rende la vita al tempo stesso sublime e amara».
Il primo incontro tra Aime e Faloppa sarà seguito da quello di venerdì pomeriggio, sempre alle 18 in diretta sul social. Un appuntamento già previsto, racchiuso nel percorso «Educare alla giustiza»: il dialogo fra il magistrato della Procura di Trento Pasquale Profiti e Alberto Conci, professore di religione al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Trento, sul tema «Prendersi cura del futuro. Ricostruire se stessi e il mondo oltre il coronavirus». Un confronto in streaming per dialogare sul tempo che stiamo vivendo.