L’export piange: persi 266 milioni
Secondo trimestre 2020: in calo il distretto Meccatronica. Resistono vino e mele
Nonostante la crisi pandemica alcuni settori, come mele, vino e distillati, resistono e registrano una crescita anche nel secondo trimestre dell’anno. Crolla invece l’export che registra una perdita di 266 milioni di euro. È la fotografia dall’indagine di Intesa San Paolo Monitor. Sono dimezzate le esportazioni della Meccatronica Trento. Legno e arredamento dell’Alto Adige registra un cale che sfiora il 30%. In estate si è registrata una ripresa per il 21% delle aziende.
TRENTO Nonostante la crisi pandemica in corso abbia particolarmente colpito le attività produttive e commerciali del Triveneto, alcuni settori in Trentino Alto Adige crescono anche nel secondo trimestre 2020, come quello delle mele, il vino e distillati. Molto positiva in particolare la performance del sistema produttivo delle mele dell’Alto Adige, che ha più penetrazione sui mercati esteri con un +24,5%, mentre quella trentina si ferma al +4,5%, distretto che cresce maggiormente per vini e distillati (+7,7%) al contrario di Bolzano che chiude il trimestre con un calo del 16,8 % a causa delle minori
I dati Legno in calo in Alto Adige (-29,1 milioni), bene le mele +24,5%, e in Trentino +4,5%
vendite in Germania, Usa e Regno Unito.
La situazione
Questa la fotografia che emerge dal Monitor dei distretti industriali del Triveneto a fine giugno 2020 della Direzione studi e ricerche Intesa Sanpaolo. Altro dato: in estate è stato segnato un rimbalzo, il 21% delle aziende trentine e altoatesine hanno indicato di essere tornate su livelli accettabili di attività (rispetto al 14% del Veneto e al 12% dei Friuli). Ora, la nuova emergenza. Renzo Simonato,
direttore regionale Veneto Friuli Venezia Giulia Trentino Alto Adige: «In questo difficile momento il nostro obiettivo è continuare a sostenere le imprese con i finanziamenti sia per la liquidità sia per investimenti: al Triveneto in 9 mesi è stato erogato credito a medio e lungo termine per 7,7 mld, +65,5% rispetto al 2019».
La crisi
In Triveneto si è sentita particolarmente il contraccolpo economico dall’emergenza sanitaria, sia per i contagi sia per l’arresto delle imprese in primavera, con impatti complessivamente più severi rispetto alla media nazionale aggravati dal crollo dei turisti dall’estero. Nel primo semestre, le esportazioni complessive hanno subito una contrazione di poco inferiore a quella nazionale (-14,4% Triveneto contro il -15,3% Italia) pari a una perdita di 6,3 miliardi. Il calo si è verificato in tutti i settori tranne l’agroalimentare, la farmaceutica e quelli ad alta o medio-alta tecnologia: elettronica, cantieristica aerospazio, chimica, gomma e plastica.
I settori
I distretti del Triveneto, che esportano il 37% del manifatturiero totale, dopo aver toccato un valore di minimo nel secondo trimestre (-31,3%) hanno chiuso il semestre con -18,5% (dato nazionale -19,9%) grazie alla miglior tenuta del Trentino Alto Adige (-13,3%) sostenuto dal comparto agroalimentare. Male altri settori, come la moda la più penalizzata. Gli unici distretti con un incremento sul semestre sono l’agro-alimentare (+4,2%).
In Trentino Alto Adige
Le esportazioni dei distretti della regione sono scese nel secondo trimestre 2020 sotto il miliardo di euro, perdendo 266 milioni di euro rispetto all’anno precedente per effetto delle diminuzioni nei distretti della Meccatronica dell’Adige (-33,1%) e della Meccatronica di Trento (-39,2%). Legno e arredamento dell’Alto Adige registrano la riduzione in valore più elevata (-29,1 milioni di euro, pari al -27,9%). Molto positiva invece la performance dei distretti delle mele con un +24,5% in Alto Adige e +4,5% in Trentino. In crescita anche i vini e distillati di Trento (+7,7%), Bolzano chiude invece con un -16,8%. Riduzione contenuta dei salumi dell’Alto Adige (-1,9%) e più accentuata delle marmellate e succhi di frutta del Trentino Alto Adige (-17,1%). Tra i principali mercati di sbocco si registra una diminuzione a doppia cifra in Europa, a cominciare da Germania, Austria, Francia e Regno Unito e negli Stati Uniti, dove è pesato il dimezzamento delle esportazioni della Meccatronica di Trento.
Il recupero nel 2020
I dati Istat di settembre sulla produzione industriale a livello nazionale hanno dato riscontro di una positiva dinamica congiunturale che potrebbe nuovamente essere rallentata dalle misure nei principali Paesi partner europei per contrastare i contagi. Dai dati di Unioncamere-Anpal (20 luglio -3 agosto), dale imprese che dichiarano livelli accettabili di fatturato emerge il Trentino Alto Adige con il 21% di imprese che dichiarano di essere tornate a fine luglio su livelli accettabili di attività contro il 15% medio nazionale.