Artisti, c’è l’ok alla legge che garantisce una pensione
Il consiglio regionale ha approvato ieri a larghissima maggioranza (un solo contrario e 4 astenuti) il disegno di legge «Intervento di carattere previdenziale a favore degli artisti» che prevede 500 euro ad artista residente da più di due anni in regione da impiegare nella costruzione di una pensione complementare. La motivazione dell’intervento, proposto dalla giunta guidata da Arno Kompatscher, è legata alla necessità di «garantire una copertura previdenziale a tutta la popolazione del territorio regionale al fine di assicurare a tutti i cittadini un futuro dignitoso e prevenire quindi condizioni di disagio sociale. In particolare — si legge all’articolo 1 del provvedimento — la Regione interviene a sostegno della previdenza complementare di una delle categorie di lavoratori, quella degli artisti, che in determinate occasioni può trovarsi in condizioni di difficoltà». Come è successo in questo periodo gravato dalla pandemia.
L’impegno finanziario è di 500.000 euro sul bilancio del 2020 e di altrettanti 500.000 euro su quello del 2022, divisi equamente fra Trentino e Alto Adige. Ma i criteri di assegnazione, di elargizione e la stessa definizione di «artista» saranno definiti dalle due Province: «All’assessore alla cultura Mirko Bisesti — afferma subito la capogruppo dem Sara Ferrari — abbiamo chiesto di confrontarsi nella quinta commissione consiliare provinciale per condividere chi saranno le persone che rientrano nella generica categoria degli “artisti”, segnalando che nella situazione strutturale di precarietà e saltuarietà si trovano anche tutte quelle figure tecniche (truccatrici, tecnici audio, luci, costumisti...) e quelle maestranze che lavorano a supporto degli eventi e delle produzioni artistiche». Per Futura, l’approvazione del disegno di legge è «un piccolo, parziale ma insufficiente passo verso il riconoscimento della piena dignità degli artisti, delle artiste e di tutte le professioni che li accompagnano nello spettacolo dal vivo».