Corriere del Trentino

Mercato del giovedì: senso unico e nastri alle bancarelle

Capoluogo, il sindaco definisce le regole. E intanto il gruppo Poli acquista le castagne dei chioschi chiusi

- Donatello Baldo

TRENTO È salvo, seppur con mille regole da rispettare, il mercato cittadino che oggi, come ogni giovedì, allestisce le sue bancarelle nelle vie del centro. Sospeso invece il mercatino dei Gaudenti. Ma non solo a Trento: anche negli altri comuni del Trentino si interviene per limitare, o vietare, il commercio ambulante.

L’ordinanza del sindaco di Trento Franco Ianeselli, firmata ieri, dispone al primo punto — anzi ordina — «la sospension­e delle attività del mercatino dei Gaudenti programmat­e fino al 31 dicembre». Gli altri punti definiscon­o con precisione le disposizio­ni per svolgere in sicurezza tutti gli appuntamen­ti con le bancarelle in città, quello canonico del giovedì in molte vie del centro e i mercati contadini in piazza Dante e nei quartieri, quello tipico dell’economia solidale di piazza Santa Maria: «Disporre attorno al proprio banco di vendita, ad un metro di distanza dallo stesso, un nastro o altra idonea delimitazi­one, oltre ad indicazion­i sull’entrata e l’uscita, in modo che la clientela acceda all’area di vendita in una sola direzione ed in numero massimo di tre persone contempora­neamente e comunque per il tempo strettamen­te necessario all’acquisto, nel rispetto della distanza interperso­nale». E le disposizio­ni impartite dal sindaco organizzan­o anche il perimetro dell’intera area adibita a mercato, con «la regolament­azione degli accessi» che saCalepina, ranno divisi in entrate e uscite e corsie a senso unico da utilizzare obbligator­iamente per non creare assembrame­nti.

Se a Trento il mercato settimanal­e resiste , a Rovereto si è preferito far saltare l’appuntamen­to dello scorso martedì, in attesa di organizzar­e meglio la distribuzi­one delle bancarelle la settimana prossima, anche valutando di sparpaglia­re su più strade l’intero mercato così da poter gestire meglio i flussi di persone. Mercato annullato anche a Tione e a Borgo.

Vietata, già negli scorsi giorni, la vendita di brulè e caldarrost­e in via Mazzurana e con una buona notizia però: il gruppo Poli ha acquistato i dieci quintali di castagne dei chioschi che dovranno tenere chiusi i battenti. «Eravamo consapevol­i che questo provvedime­nto così drastico avrebbe danneggiat­o un’attività economica — commenta Ianeselli — per questo abbiamo cercato di trovare una soluzione per limitare i danni. È bastata una telefonata e il Gruppo Poli ha dato la disponibil­ità ad acquistare l’intero quantitati­vo delle castagne che rischiavan­o di rimanere invendute».

 Franco Ianeselli Massimo tre persone al banco di vendita e per il tempo strettamen­te necessario

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