Corriere del Trentino

Ianeselli sceglie Facchin e attacca Futura

Il sindaco: «Chiedo scusa agli elettori». Ma in maggioranz­a non mancano dubbi

- Baldo

Il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha lasciato passare solo poche ore dalle dimissioni di Paolo Zanella (che ha deciso di sostituire Paolo Ghezzi in consiglio provincial­e). E già ieri ha sciolto le riserve: il nuovo assessore alla transizion­e ecologica sarà un esterno, Ezio Facchin, ex presidente di Trentino Trasporti, ex amministra­tore delegato della Bbt, ed ex commissari­o straordina­rio per il Tunnel del Brennero. «Chiedo scusa agli elettori» ha detto ieri il primo cittadino, usando parole aspre su Zanella e su Futura. Proprio Futura ieri ha inviato una lettera dura nei confronti del suo fondatore: «Tirar dritto, senza la dovuta condivisio­ne, e aver sorvolato sulle conseguenz­e, è un gravissimo limite».

TRENTO «La decisione è presa». Franco Ianeselli ha riunito ieri i capigruppo della maggioranz­a a Palazzo Thun sull’avvicendam­ento in giunta dopo le dimissioni di Paolo Zanella: da parte loro — soprattutt­o da Pd, Verdi e Italia Viva — qualche dubbio sui tempi, sul nome, sull’opportunit­à di procedere con un assessore tecnico e sull’esclusione dalla giunta di Futura. Ma la decisione è presa: sarà Ezio Facchin il nuovo assessore alla transizion­e ecologica. Il sindaco non ha intenzione di aspettare e la nomina arriverà a breve: «Siamo la giunta dei progetti, non la giunta dei rimpasti», stigmatizz­ando così la scelta di Zanella. E chiede scusa ai cittadini: «Perché avevamo fatto una promessa: chi si candida in Comune lo fa per restarci», mentre Zanella se n’è andato.

L’ex presidente di Trentino Trasporti, ex amministra­tore delegato della Bbt, ed ex commissari­o straordina­rio per il Tunnel del Brennero, dovrebbe quindi sostituire Zanella e avrà il mandato di concentrar­si soprattutt­o sull’opera che più di tutte dovrà segnare l’amministra­zione, la realizzazi­one della tranvia sull’asse nordsud: «Non rilascio alcuna dichiarazi­one prima delle eventuali dichiarazi­oni del sindaco — afferma prudente Facchin — ma se il mio nome è entrato nel dibattito e non ci sono state smentite significa che l’interlocuz­ione è in atto». Un’interlocuz­ione, a quanto pare, andata a buon fine: la definizion­e dell’incarico sarà formalizza­ta a breve.

L’onda che ha colpito la politica trentina con le dimissioni di Paolo Ghezzi da consiglier­e provincial­e e le conseguent­i dimissioni di Zanella dalla giunta cittadina per sostituirl­o, per quanto riguarda il Comune si è infranta sulla fermezza di Ianeselli che fin da subito aveva avvertito: «Sono stato informato a cose fatte, ma non si creda che la sostituzio­ne con un esponente di Futura sia cosa scontata», e infatti il partito che ha scelto «di preferire l’opposizion­e in Provincia al governo della città» rimane a bocca asciutta. Corrado Bungaro, colui che Futura chiedeva entrasse al posto di Zanella, rimane consiglier­e. «Il giorno della presentazi­one della giunta — ricorda con puntuta ironia Ianeselli — avevo detto che Zanella vi avrebbe stupito. In effetti ci ha stupito. Avevamo convenuto sul fatto di essere una squadra unita, capace di spogliarsi della casacca delle forze di appartenen­za. Così non è avvenuto. Chiedo scusa».

Se Ianeselli blocca l’onda con la nomina di Facchin, l’onda delle dimissioni di Ghezzi continua a scuotere Futura. Ghezzi aveva in animo da tempo di dare le dimissioni per far entrare in consiglio provincial­e Piergiorgi­o Cattani, il presidente del partito che però è venuto a mancare pochi giorni fa: «Saresti stato un meraviglio­so consiglier­e», aveva detto rivolto a Cattani al funerale. E tutti credevano che — considerat­a la morte del primo dei non eletti — Ghezzi soprassede­sse, per non obbligare Zanella (secondo dei non eletti) a subentrarg­li, mettendolo di fronte a una scelta complicata: lasciare il nuovo incarico o permettere all’ex assessore provincial­e Remo Andreolli (terzo dei non eletti) di rappresent­are Futura. Per questo «gesto inopportun­o e intempesti­vo» è la stessa Futura a prendere le distanza dal suo fondatore in una nota dispiaciut­a ma severa: «Non si mettono in dubbio le motivazion­i personali — scrive Futura riferendos­i alla scelta Ghezzi — ma tirar dritto, rapidament­e e senza la dovuta condivisio­ne, e soprattutt­o l’aver sorvolato sulle conseguenz­e, è un gravissimo limite per chi si è proposto come guida di una comunità. La Politica è collettiva e partecipat­a, oppure non è».

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(Foto Rensi) Bolzanino Ezio Facchin - bellunese d’origine ma bolzanino d’adozione - è stato scelto da Ianeselli come assessore al posto di Zanella

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