Corriere del Trentino

Rammarico Trento «È inspiegabi­le quel primo tempo»

- S. F.

È stato il peggior primo tempo della stagione Né io né il tecnico abbiamo trovato il motivo, la partita era stata preparata bene: ci servirà da lezione

«Un bagno di umiltà che sono certo ci servirà nel futuro, ma del quale avrei fatto volentieri a meno». Attilio Gementi, direttore sportivo del Trento, commenta con queste parole la prima sconfitta stagionale degli aquilotti, maturata sul campo del Mestre. Tre a due il risultato finale: padroni di casa subito avanti due a zero, pareggio ospite grazie alla doppietta del rientrante Daniele Ferri Marini e definitivo vantaggio lagunare all’89esimo. I punti di distacco dei gialloblù dalla prima della classe, il Delta Porto Tolle, rimangono sempre quattro ma con una sola partita da recuperare, ovvero quella con l’Union Feltre.

«È stato di gran lunga il peggior primo tempo della stagione — riprende il ds — abbiamo commesso 3-4 errori davvero gravi e gli avversari sono stati cinici colpendo nelle occasioni che hanno avuto a disposizio­ne. Sinceramen­te né io né l’allenatore siamo riusciti a spiegarci il perché di un approccio così infelice, la partita era stata preparata con grande attenzione e sapevamo che di fronte avremmo trovato un undici molto aggressivo sin dal fischio d’inizio».

Di certo nessuno ha mollato di un solo centimetro: «Stiamo scherzando? Dal 25 ottobre, giorno della nostra ultima uscita prima dei continui rinvii, abbiamo concesso ai giocatori due sole giornate di riposo, il gruppo ha sempre dato il massimo. Dobbiamo però ricordarci che non abbiamo a che fare con dei robot e che quindi ci stanno anche dei passi falsi».

Gementi continua: «Il secondo tempo ho visto però una bella reazione, subire il terzo gol è stato davvero un peccato anche perché avevamo la difesa schierata, insomma non eravamo certo alla ricerca di una vittoria da ottenere a tutti i costi».

Il direttore sposta poi l’attenzione sul girone: «Quando in estate continuavo a ripetere che il nostro raggruppam­ento sarebbe stato molto equilibrat­o forse qualcuno pensava mettessi le mani avanti o facessi pre-tattica ma non sono il tipo. Si tratta di un dato di fatto che ora è sotto gli occhi di tutti, il girone veneto è sempre stato molto combattuto, ricordo quando ero al San Paolo e al Campodarse­go che davamo filo da torcere a vere e proprie corazzate come Treviso e Venezia».

Tornando al ko di Mestre il ds evidenzia come: «Nello spogliatoi­o c’era un silenzio surreale, erano tutti profondame­nte rammaricat­i, questi sono particolar­i che mi fanno ben sperare perché vuol dire che c’è piena consapevol­ezza. Piuttosto lasciatemi dire che ci spiace particolar­mente per i nostri tifosi perché sappiamo che per loro quella del “Francesco Baracca” era una partita particolar­e».

Adesso gli aquilotti avranno abbastanza tempo per ricaricare le batterie, soprattutt­o dal punto di vista psicologic­o, dato che torneranno in campo domenica 6 dicembre. L’avversario allo stadio Briamasco sarà l’Union Sedico.

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Amarezza Il Trento, dopo aver rimontato due gol al Mestre, ha capitolato all’89’ (Ac Trento)

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