In Provincia i Verdi alzano la voce «Coppola capogruppo e nome nuovo»
Oggi si insedia Zanella, prime grane. «Valuteremo cosa decidere»
Oggi, per Paolo Zanella, sarà il giorno dell’insediamento. Lasciata la giunta comunale, entrerà ufficialmente in Consiglio provinciale prendendo il posto del dimissionario Paolo Ghezzi. Si siederà tra i banchi della minoranza, vicino a Lucia Coppola, l’esponente di Europa Verde eletta in Futura quando nel 2018 Futura comprendeva anche la componente ecologista. Ora, però, tutto potrebbe cambiare perché il Consiglio federale dei Verdi, all’unanimità, ha votato una mozione che mette all’angolo Zanella: «Capogruppo dovrà essere Lucia Coppola e il gruppo non si chiamerà più Futura solamente ma FuturaEuropa Verde».
«Preso atto delle improvvise dimissioni di Paolo Ghezzi, preso inoltre atto della decisione di Futura di far subentrare Paolo Zanella determinando una situazione di forte tensione anche a livello comunale di Trento e ritenendo che questo improvviso e inaspettato concatenarsi di eventi determini un radicale cambiamento del contesto provinciale di Futura», il Consiglio federale dei Verdi «all’unanimità decide» di porre alcune condizioni. E decide sapendo di mettere in estrema difficoltà Zanella, anche perché il famoso manico del coltello è nelle mani della componente ecologista che ormai da tempo aveva rotto con Futura. La «co-abitazione» tra Ghezzi e Coppola era di sopportazione ormai da tempo, e l’intesa politica ormai sfumata: Futura e Verdi si sono infatti presentati con due liste separate alle elezioni comunali di Trento, addirittura in due diverse coalizioni a Rovereto.
La decisione del Consiglio federale dei Verdi è dunque questa: «Di proporre alla propria portavoce provinciale Lucia Coppola di trarre le necessarie conseguenze da una situazione così radicalmente mutata», ma soprattutto «di cambiare la denominazione del Gruppo consiliare provinciale e regionale in “Futura-Europa Verde”» e di assumere «quale seconda eletta in Consiglio provinciale», la carica capogruppo in Consiglio provinciale (lasciando a Zanella quella di minor peso in Consiglio regionale). Una grana non da poco per Futura che si vede «obbligata» alla doppia denominazione del gruppo dopo aver negato a Europa Verde di inserire il suo simbolo nel contrassegno alle ultime elezioni amministrative e estromessa dalla presidenza della formazione in Consiglio provinciale: «Un problema — ammette Zanella — che affronteremo prendendoci il tempo per l’approfondimento. Le decisioni prese di fretta — aggiunge riferendosi al precipitarsi degli eventi di questi ultimi giorni — sono state già troppe». Nelle prossime ore, quindi,
Futura cercherà di sbrogliare la matassa, anche se ogni possibile mosse sembra essere in scacco: «Nel caso in cui questa equilibrata proposta non venisse accolta — conclude la mozione votata dal Consiglio federale ecologista — Lucia Coppola distingua le proprie responsabilità, entrando a far parte del Gruppo Misto e qualificandosi all’interno dello stesso come consigliera di Europa Verde». E addio Futura.
Ieri, in Consiglio provinciale, al netto dei commenti a margine sulle dimissioni di Ghezzi — di incredulità, di stupore e di ironia tagliente: «Si è dimesso quello che alcuni avrebbero voluto come presidente della Provincia al posto di Rossi» — all’ordine del giorno l’ennesima votazione per l’elezione del vicepresidente di Palazzo Trentini dopo le dimissioni di Alessandro Olivi: ancora un nulla di fatto. La minoranza chiede un’interlocuzione con la maggioranza, mentre la maggioranza risponde che la nomina spetta alla minoranza: «Fate un nome, se riuscite a mettervi d’accordo».
La mozione
Il partito ecologista chiede di inserire il suo nome accanto a quello di Futura